Il Brasile ha i calciatori, l’Irlanda i migliori tuffatori

L’atleta inglese Gary Hunt si aggiudica la 3° tappa della Red Bull Cliff Diving World Series.
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Milano, 3 luglio 2014 - Non è stata un’estate gloriosa per l'Inghilterra, ma il Paese conta almeno un eroe sportivo: Gary Hunt che si è aggiudicato il 1° posto alla Red Bull Cliff Diving World Series con un'altra vittoria sensazionale a Inis Mór, in Irlanda, lo scorso 29 giugno. Hunt, che conta già tre titoli della World Series, ha raggiunto un nuovo personale obiettivo, battendo altri 13 diver provenienti da 10 diversi paesi, dopo la performance da 28 metri nella spettacolare Serpent’s Lair. 3.000 spettatori entusiasti hanno assistito inoltre alla vittoria dell’americano Steven LoBue che ha superato per pochissimo il messicano Jonathan Paredes che si è posizionato in 3° posizione.

Il podio della tappa irlandese ricalca la classifica generale dopo che sono state disputate già tre delle sette tappe della World Series, con Gary Hunt che incrementa il suo punteggio arrivando a 150 punti, sul suo concorrente LoBue (380 punti) e l'astro nascente del Messico Paredes (360 punti). L’attuale campione in carica della World Series, il russo Artem Silchenko, nonostante un infortunio alla spalla, si posiziona al quinto posto (270 punti).

Inis Mór, la grande isola tra un gruppo di tre, è la patria della leggendaria “Tana del serpente” – “Poll na Peist” in gaelico – un insieme di caverne sotterranee, che ogni giorno con l’avvicinarsi dell’alta marea spruzzano acqua. Rispetto a due anni fa, i diver della 3° tappa non sono stati accolti dal tipico meteo irlandese, ma si sono tuffati da grandi altezze sotto un sole splendente.

Dalle Isole Aran, l’elite del Cliff Diving si sposterà a nord sulle scogliere  dell’arcipelago Kragerø in Norvegia per la prossima tappa del 12 luglio. 


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