ROMA - Ritorno al futuro, pure nei tuffi. Questa mattina all’Acquacetosa, a Roma, è stata inaugurata la nuova palestra per i tuffi, nata nella struttura che una trentina di anni fa ospitava la piscina da 25 metri dedicata al nuoto e… la palestra per i tuffi, con tanto di buca piena di gommapiuma per gli esercizi a secco. Oggi tutta la struttura è stata riconvertita e dedicata solo ed esclusivamente agli azzurri allenati da Giorgio Cagnotto: sulla vasca da 25 metri, svuotata, è stata creata la palestra per gli esercizi a secco e resta attiva, poco distante, la piscina con trampolini e piattaforme. Se il centro sportivo Giulio Onesti è sotto la gestione del Coni è normale che una struttura per i tuffi venga usata da atleti della Federnuoto. Coni e Fin…
Tutti contenti, dai dirigenti («Ringrazio Mornati - dice Barelli - questa palestra dovrebbe portare il suo nome per tutto quello che ha fatto per realizzarla». «Era un impegno che avevamo preso - la replica - è bello vedere che sarà sfruttata al massimo») agli atleti: «Una palestra bellissima - dice Tania Cagnotto - l’ideale per lavorare in serenità soprattutto con i giovani e dare solidità al movimento. Certo, poi servono anche tante altre cose: gli allenatori, la voglia dei ragazzi di allenarsi e anche il supporto dei genitori». L’azzurra ha confermato il ritiro dopo Rio («Sì, vorrei fare altro, vedremo») e aspetta con serenità la scelta per la portabandiera olimpica: «Dovesse toccare a me sarebbe un onore immenso, so che ci sono altri atleti che lo meritano - il riferimento è soprattutto a Federica Pellegrini - e se dovessero essere scelti loro, sfilerò subito dietro senza problemi». Un pensiero anche per Carolina Kostner: «Sono felice che possa tornare a gareggiare, era un’assurdità vederla ferma…».