America's Cup: l'equilibrio resta con nuove conferme

Luna Rossa-Te Rehutai 3-3. Neozelandesi più veloci ma il team italiano tiene bene. Un capriccio di Eolo ha frenato Spithill. Evitare che Burling vada in testa perché dopo è dura
America's Cup: l'equilibrio resta con nuove conferme© getty
di Biagio Angrisani
2 min

ROMA - Luna Rossa-Te Rehutai 3-3. Perfect balance e il duello continua. Botta e risposta tra Luna Rossa Prada Pirelli ed Emirates Team New Zealand, nel golfo di Hauraki ad Auckland del match race per la conquista dell'America’s Cup 2021. Vittoria del team tricolore in gara-5 con 18 secondi vantaggio al traguardo, forte la risposta dei Kiwi in gara-6 con  un distacco finale di 1'41".  E domani di nuovo faccia a faccia. 

EQUILIBRIO DI NERVI - Te Rehutai rispetto a Luna Rossa naviga più veloce di bolina e di poppa. Quando Peter Burling va in testa, dopo riprenderlo è difficile, molto difficile. Gioca in casa, del golfo di Hauraki (venti del Nord) sa tutto e legge benissimo il vento che sia debole o sostenuto. Però Luna Rossa battaglia in maniera gagliarda con i suoi timonieri Francesco Bruni e Jimmy Spithill. La barca italiana per avere la meglio deve partire in testa. Questa è la costante emersa e sottolineata dal timoniere australiano: «Sicuramente la partenza conta tanto». Infatti, quando Spithill parte in vantaggio dopo marca stretto, stringe, punzecchia ed è capace anche di sfilarti la cintura calandoti i calzoni pur di conservare i secondi accumulati (mai tantissimi) per arrivare davanti al traguardo. È freddo Jimmy, elabora dati a velocità impressionante e ha una buona sintonia con Francesco Bruni. Bella sfida tra lupi di mare furbi come volpi e azzannanti come faine. In gara-6 dal capriccioso otre di Eolo si è materializzato un buco di vento che ha penalizzato Luna Rossa alla partenza. Omero lo definiva fato, noi più prosaicamente sfortuna. La corsa continua.


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