America's Cup: big party in New Zealand, Luna Rossa a testa alta

È finita 7-3 per i Kiwi la 36ª edizione della Coppa delle Cento Ghinee. La forza di Te Rehutai è prevalsa sull'AC75 tricolore. Spithill: «Orgoglioso di aver fatto parte dell'imbarcazione italiana. L'equipaggio ha avuto un'etica ineccepibile»
America's Cup: big party in New Zealand, Luna Rossa a testa alta© Getty
di Biagio Angrisani
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ROMA - I sogni muoiono in un'alba boreale dalle dita rosa mentre nell'emisfero australe scoccavano las cinco de la tarde. La corsa di Luna Rossa si è fermata nella decima gara quando Te Rehutai ha conquistato il settimo punto necessario per la conquista dell'America's Cup 2021. Game over nel Golfo di Hauraki. Big Party in New Zealand. 

7-3, GAME OVER - Come da previsioni, la 36ª edizione dell'Auld mug è stata vinta dall'AC75 maori che ha dimostrato di essere superiore nella navigazione. Sino a Gara-6 Luna Rossa ha risposto benissimo mantenendo la sfida in equilibrio seppur facendo emergere degli errori, ma poi è prevalsa la forza di Te Rehutai mentre anche il fato eolico zavorrava l'imbarcazione tricolore in Gara-8 facendole sparire il vento nelle vele quando era nettamente in vantaggio. Le gare 9 e 10 hanno sancito la supremazia del Team Emirates New Zealand. La Vecchia Brocca è rimasta nella Terra dei Maori, in bella mostra ad Auckland. Quarta vittoria per i Kiwi nell'albo d'oro della Coppa delle Cento Ghinee.

FAIR PLAY - Quando si perde il fair play è d'obbligo e per chi vince è facile essere generoso con gli avversari. Peter Burling, timoniere di Te Rehutai: «Complimenti a Luna Rossa, il suo team ha fatto un grande lavoro Una grande emozione vincere contro Spithill». Francesco Bruni, timoniere di Luna Rossa, si è complimentato con il team di New Zealand: «Hanno fatto un grande lavoro, noi negli ultimi giorni siamo stati sfortunati. Ci riproveremo con maggiore esperienza. È stata una bellissima esperienza, credo che abbiamo perso con dignità e onore». L'australiano James Spithill, timoniere di Luna Rossa Prada Pirelli, ha sottolinetato: «È fantastico essere parte di questa squadra italiana che ha fatto un lavoro incredibile. I ragazzi sono stati instancabili, con un'etica ineccepibile. Grazie all'Italia e ai nostri tifosi». Naturalmente Jimmy si è complimentato con gli avversari e ha promesso di andare a bere una birra con i Kiwi. Laconico lo skipper azzurro Max Sirena: «Nello sport vince uno solo». Nell'America's Cup vince anche chi commette meno errori e Burling si è dimostrato non solo abilissimo ma anche perfetto conoscitore dei campi di regata, praticamente visibili dalle finestre di casa sua. I temuti venti forti che dovevano favorire Te Rehutai non si sono visti e le gare si sono combattute nel range desiderato da Luna Rossa. I foil a T neozelandesi, più piccoli, hanno recitato la loro parte rispetto a quelli più grandi a Y montati sull'AC75 tricolore? È uno degli aspetti tecnici per la valutazione degli esperti. Te Rehutai non si è dimostrato un AC75 di seconda generazione ma al top della prima generazione. Luna Rossa torna a casa a testa alta avendo dato tutto e con la Coppa Prada in bacheca per avere battuto gli altri sfidanti inglesi e americani. Non è poco.


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