Al C Mauritius la terza edizione del C Kite Festival

I migliori kitesurfer del mondo si sono dati appuntamento al C Mauritius, per la terza edizione del C Kite Festival ospitata dal resort
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Il kitesurf farà il suo debutto alle Olimpiadi 2024, con la Formula Kite, una specialità in cui si adoperano l’hydrofoil (la tavola – monodirezionale – è collegata a una deriva sommersa tramite un piantone, e si solleva sull’acqua, non appena si inizia a planare, lasciando solo la deriva immersa sotto la superficie) e kite foil (la vela) di dimensioni variabili. Un riconoscimento, l’ammissione olimpica, quasi dovuto, per una disciplina che a partire dalla fine degli anni ’90 si è diffusa molto rapidamente in tutto il mondo, grazie alla facilità con se ne apprende la pratica, la velocità con cui si plana (il kitesurf è il mezzo a vela più veloce per muoversi sull’acqua), la possibilità di essere praticato con qualsiasi condizione di vento, dalle più estreme fino al vento debole.
Fuori dalla Formula Kite, una caratteristica che entusiasma i praticanti del Kitesurf, in particolar modo quelli che adoperano le tavole bidirezionali, è quella di poter compiere delle evoluzioni – i tricks – che vanno a costituire il freestyle, la disciplina più spettacolare di questo sport.

Il C Kite Festival

In attesa delle Olimpiadi, gli amanti del freestyle si sono dati appuntamento dal 27 al 30 giugno, nell’emisfero sud, per un kite festival ospitato al C Mauritius, la prima struttura di C Resorts, il sister brand lifestyle del pluripremiamo gruppo alberghiero Constance Hotels & Resorts, sulla costa est di Mauritius, in uno degli spot più ambiti dai kitesurfer di tutto il mondo.


Ad accorrere al richiamo di Antoine Auriol, ex surfer, kitesurfer vincitore del Professional World Tour nel 2010, documentarista e creatore di contenuti digitali, attualmente resident presso il C Mauritius, atleti del calibro del campione inglese Tom Court, campione del mondo nel 2023 (specialità Fliteboard) e specialista del freeride, il giovanissimo campione spagnolo Noah Nicolas, il francese Edgar Ulrich, campione del mondo Junior nel 2018, Louka Pitot 5 volte campione di Francia e due volte campione del mondo Juniores, oltre a centinaia di praticanti amatoriali, innamorati di questa disciplina. 

Amore e rispetto per la natura

Proprio Antoine Auriol, vera a propria anima del festival, ha spiegato come i valori del kitesurf di comunità, amore e rispetto per la natura, divertimento e competizione, siano gli stessi che si ritrovano nel sistema valoriale del C Mauritius, un resort che ha come obiettivo quello di promuovere la sostenibilità, far crescere la comunità locale, metterla in contatto con i visitatori, permettere ai propri ospiti di fruire e godere di uno dei posti più belli al mondo, in maniera rispettosa e assolutamente non invasiva, in un ambiente elegante, ma al tempo stesso informale e divertente.
E con quest’ottica sono state organizzate le numerose attività (tricks show, freeride, regate) che hanno visto partecipare campioni e amatori, nella splendida laguna di fronte al C Mauritius. Un posto unico, dove il ruggito delle onde dell’Oceano Indiano, che si infrangono sulla barriera corallina, fa da sottofondo allo spettacolare alternarsi dei colori dell’acqua cristallina che sempre mostra i suoi fondali, fino al declinare del bagnasciuga di sabbia bianca, che separa il mare dall’entroterra verdissimo dell’isola.

Una festa che ha coinvolto centinaia di praticanti e appassionati, che nella cerimonia conclusiva, si sono dati appuntamento al prossimo anno, per la quarta edizione di un festival che saprà essere ancora più sorprendente, ricco e divertente, ospite di un posto fantastico, rispettoso dell’ambiente e di un oceano che, fuori dalla barriera corallina, ricorda a tutti la bellezza e la forza del mare.


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