C'è nome nuovo nella vela italiana che è considerato il presente, e il futuro, dell'Italia. Poi nuovo: nuovo lo è per chi non mastica di mare, regate, vento e nodi e magari si appassiona solo quando ci sono le Olimpiadi o quando Luna Rossa torna a stregare tutti. Il baby prodigio azzurro si chiama Marco Gradoni, ha vent'anni, ed è il timoniere dell'equipaggio Under 25 che ha stravinto la finale della Unicredit Youth America’s Cup contro i pari età di American Magic. Il futuro è suo, il presente rischia di essere già storia perché il ragazzino romano (e romanista) che si ispira a Totti ("Gli vorrei chiedere come ha fatto a stare 30 anni nello stesso club") per questo trionfo ha detto no alle Olimpiadi dove avrebbe dovuto gareggiare nel 470 misto: "Ho provato - ha ammesso al Corriere della Sera - a fare le due cose insieme ma dopo un inverno di allenamenti su tutte e due le barche, Luna Rossa e il 470, mi sono reso conto che rischiavo che mi si spegnessero le batterie a livello mentale. Rinunciare ai Giochi non è stato facile ma mi sono detto: fai una cosa per bene anziché due maluccio. Sono un essere umano, non un alieno. Ho finito il liceo scientifico, l’Università, magari scienze motorie, ce l’ho in mente però aspetto il momento giusto: ora c’è solo Luna Rossa, voglio godermi questo capitolo bello della mia vita senza sovraccaricarmi troppo".
Marco Gradoni, il baby timoniere di Luna Rossa che ha stregato tutti
Tifoso della Roma, romano di San Lorenzo, dopo un'estate al mare non ha avuto dubbi: "A 12-13 anni sognavo di fare il velista". Sembra una vita fa, in realtà è passato soltanto qualche anno. La sua, già adesso, è una storia da record: Marco ha debuttato sull’Optimist all’età di 10 anni aggiudicandosi – primo velista nella storia - il Mondiale di Classe per tre volte consecutive (2017, 2018, 2019); questo straordinario risultato gli è valso il Rolex World Sailor of The Year Award che riceve nel 2019 all’età di 15 anni (il più giovane vincitore di sempre). I suoi hobby sono surf e wing-foil. "Se non fosse un velista professionista - si legge sul sito di Luna Rossa - sarebbe un capitano di lungo corso, o un ufficiale di Marina, ma in realtà non ha mai desiderato fare qualcosa di diverso". E i risultati si vedono.