Terremoto nel centro Italia, morti e feriti. Malagò: «1' di silenzio dello sport»

Una forte scossa alle 3.36 ha devastato il centro Italia: segui gli aggiornamenti in tempo reale. Il presidente del Coni: «A nome personale e di tutto il mondo sportivo italiano esprimo il più sincero cordoglio alle famiglie delle vittime del sisma»
Terremoto nel centro Italia, morti e feriti. Malagò: «1' di silenzio dello sport»© AP
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ROMA - Un forte terremoto ha colpito nella notte l'Italia centrale provocando morti e feriti. Una scossa di magnitudo 6.0 è stata registrata alle 3:36 con epicentro vicino Accumoli, in provincia di Rieti, e con epicentro a soli 4 chilometri di profondità. Una seconda scossa di magnitudo 5.4 è stata registrata alle 4:33 con epicentro tra Norcia (Perugia) e Castelsantangelo sul Nera (Macerata) ed ipocentro a 8,7 chilometri di profondità.

MALAGÒ: «1' DI SILENZIO DELLO SPORT PER LE VITTIME» - "A nome personale e di tutto il mondo sportivo italiano esprimo il più sincero cordoglio alle famiglie delle vittime del sisma che ha devastato il Centro Italia. In questo momento di dolore, lo sport si stringe con solidarietà attorno alle popolazioni colpite. Oggi siamo, e lo saremo domani, sempre al vostro fianco". Così il presidente del Coni, Giovanni Malagò, annunciando "un minuto di silenzio in occasione di tutte le manifestazioni sportive che si disputeranno in Italia a partire da oggi e per tutto il fine settimana".

FOTO, LA SOLIDARIETÀ DEL MONDO DELLO SPORT

MOLTI MORTI - E' salito a 159 il numero dei morti accertati, secondo l' ultimo bilancio diffuso dal Dipartimento della Protezione Civile. La situazione sismica nella zona del terremoto della scorsa notte a cavallo tra Lazio, Umbria e Marche "continua ad essere di forte attivita', con molte repliche che si susseguono nell'area". Lo ha detto la responsabile della struttura terremoti dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Daniela Pantosti, spiegano che al momento ci sono state circa 250 scosse. E in serata, alle 19,45 una nuova violenta scossa ha fatto tremare l'area della frazione di Pescara del Tronto, facendo muovere le strutture di acciaio e le tende nel vicino campo di soccorso allestito dalla Protezione civile. Proprio da Pescara del Tronto, il piccolo centro spazzato via dal sisma, una storia a lieto fine: una bambina di 10 anni è stata estratta viva dalle macerie dopo 15 ore. Nell'altra zona colpita dal terremoto, quella del reatino, non ce l'ha invece fatta ed è stato trovato morto il bambino di 11 anni che ad Amatrice aveva dato segnali di vita diventati poi sempre piu' flebili. Renzi, che ha incontrato il ministro Delrio ed il capo della Protezione civile Curcio prima di partecipare a Rieti a una riunione operativa, ha spiegato che 'l'emergenza avrà un lungo periodo di gestione, dovremo essere tutti all'altezza di questa sfida' assicurando che 'la credibilità e l'onore di tutti noi sarà nel garantire una ricostruzione vera che consentirà agli abitanti di vivere, di ripartire'. E già domani in Consiglio dei ministri (in programma alle 18) saranno presi 'i primi provvedimenti' e sarà dichiarato lo stato d'emergenza. Il capo del Governo, che ha pure incontrato ad Amatrice i volontari che da questa mattina scavano per cercare di sottrarre vite umane alle macerie degli edifici distrutti dal sisma, ha sottolineato che 'la macchina dei soccorsi si è messa in moto immediatamente' ed ha promesso che 'da domani, per i prossimi mesi, saremo operativi sulla ricostruzione, ora è anche il momento in cui si possa far scendere qualche lacrime, per chi crede è momento della preghiera, per chi non crede è il momento del rispetto. La zona più colpita dal terremoto - una scossa di magnitudo 6.0 avvenuta alle 3.36, seguita meno di un'ora dopo da un'altra di 5.4 - è quella a cavallo fra Lazio, Umbria e Marche, nelle province di Rieti, Perugia ed Ascoli Piceno. Quasi distrutti sono i paesi di Amatrice, Accumoli, Arquata e la frazione di Pescara del Tronto dove, secondo i soccorritori, la situazione è 'peggiore di quella dell'Aquila'. E ad Amatrice è crollato uno dei simboli della città, lo storico Hotel Roma famoso per il ristorante che serve la tipica pasta 'all'amatriciana'. Sono finora due i morti accertati nella struttura, ma secondo il sindaco al momento del crollo all'interno c'erano 70 persone.

LE VITTIME - Fra gli altri, non ce l'hanno fatta un piccolo di 4 anni di Amatrice, deceduto in ospedale ed una bimba di 18 mesi sorpresa mentre dormiva, nella casa delle vacanze in cui si trovava con i genitori ad Arquata del Tronto. La mamma, originaria dell'Aquila, era scampata nel 2009 al sisma ed aveva deciso di trasferirsi ad Ascoli dopo quella terribile esperienza. Ad Amatrice si soffre anche per la tragedia di due gemelli di 7 anni, Simone e Andrea Serafini, entrambi morti. Si sono salvati invece, ad Arquata del Tronto, due fratellini di 4 e 6 anni che la nonna ha nascosto sotto il letto; il nonno è morto. Ad Amatrice in un silenzio quasi assoluto proseguono da ore le ricerche di un bambino di 11 anni rimasto sotto le macerie della sua casa e che è stato sentito più volte chiedere aiuto. Sempre ad Amatrice è crollato lo storico Hotel Roma, nel centro storico della cittadina reatina, che ospitava 70 persone, finora le salme rinvenute sono due. E' fortunatamente estratto vivo, ad Accumoli, nel reatino, un 43ennee romano rimasto per molte ore incastrato con le gambe e parte del corpo tra le macerie.

IL PREMIER - Renzi, è arrivato nel pomeriggio nei luoghi colpiti, "non lasceremo nessuno da solo", ha detto, annunciando lo stato di emergenza e provvedimenti già da domani in Consiglio dei ministri e ringraziando chi da stanotte "scava a mani nude: il lavoro continua, la priorità è scavare. Sono state scritte pagine di solidarietà e commoventi". La macchina delle operazioni si è mossa da tutta Italia, c'è stata qualche polemica iniziale sul ritardo nei soccorsi, poi rientrata.

LE OPERAZIONI - Sono 700 i vigili del fuoco al lavoro nell'area del cratere. Timori per il patrimonio culturale nelle zone più colpite. Piccole crepe si sono aperte nella struttura esterna del Duomo di Urbino, che è stato transennato. Crolli nel monastero di S.Chiara a Camerino e, ad Amatrice, nella basilica di San Francesco e la chiesa di Sant'Agostino. Il ministero dei beni culturali ha allertato le sue unità di crisi. A Roma sottoposto a verifiche il Colosseo, ma nessun danno. "Qui non c'è più niente. Solo macerie. E' impressionante. Sembra un bombardamento", ha detto la presidente della Camera, Laura Boldrini, giunta a Pescara del Tronto, frazione di Arquata del Tronto in provincia di Ascoli Piceno. Il Pontefice ha rimandato la sua catechesi del mercoledì, per recitare con i fedeli, in via del tutto eccezionale, una parte del Rosario. A Roma è rientrato dalla Sicilia il presidente Mattarella, a lui in una telefonata il presidente Usa Obama ha offerto 'aiuto e assistenza'. Stessa offerta anche da parte del Segretario di Stato Kerry al ministro degli Esteri Gentiloni. Oggi e domani bandiere a mezz'asta in segno di lutto sugli edifici pubblici..

IL SINDACO DI ACCUMOLI - Dai Comuni più colpiti di Lazio, Umbria e Marche, continuano ad arrivare notizie di persone disperse o ancora sotto le macerie. Fra gli altri, non ce l'hanno fatta un un piccolo di 4 anni di Amatrice, deceduto in ospedale ad Ascoli Piceno, ed una bimba di 18 mesi sorpresa dal terremoto, mentre dormiva, nella casa delle vacanze in cui si trovava con i genitori ad Arquata del Tronto. La mamma, originaria dell'Aquila, era scampata nel 2009 al sisma che aveva distrutto la sua città ed aveva deciso di trasferirsi ad Ascoli dopo quella terribile esperienza. Il sindaco di Accumoli Stefano Petrucci ha dichiarato che "non c'è una casa che sia agibile. Dovremo allestire tendopoli per tutta la popolazione. Di notte nonostante sia agosto ci sono circa 10 gradì. 2.500 gli sfollati, duemila dei quali sono villeggianti per la stagione estiva. Cercheremo di assisterli tutti, ma sarebbe meglio che lascino il paese", ha aggiunto il sindaco. Dieci i dispersi, oltre ai morti già estratti dalle macerie. Due tendopoli saranno allestite a Pascara ed Arquata del Tronto per accogliere gli sfollati.

IL SINDACO DI AMATRICE - Sergio Pirozzi: «Ad Amatrice i morti già accertati sono 64, ma sono destinati ad aumentare. Il paese non esiste più». Lo ha detto il sindaco della cittadina, secondo il quale ci sarebbero ancora numerosi dispersi. «I soccorritori stanno facendo il massimo, tirano ancora gente viva da sotto le macerie - ha poi aggiunto -, ma il bilancio dei morti peggiorerà sicuramente». Il sindaco si trova ora nella parte meridionale di Amatrice, dove si lavora senza sosta tra le case distrutte.

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IL PAPA, MATTARELLA, RENZI E JUNCKER - Il presidente del Consiglio Renzi, che ha seguito da Palazzo Chigi le operazioni di soccorso, sarà nel tardo pomeriggio nelle zone colpite. Ringrazia tutti i soccorritori e "tutti coloro che sono intervenuti e hanno scavato a mani nude" e assicura che "non lasceremo nessuno da solo. L'Italia piange i propri connazionali e mostra al mondo intero le lacrime ma anche il cuore grande dei volontari, della protezione civile e delle istituzioni". Il ministero dell'Economia rende noto che il Fondo per le emergenze nazionali dispone di 234 milioni che saranno utilizzati per la gestione delle esigenze immediate. L'Abi invita le banche a sospendere il pagamento delle rate dei mutui per gli immobili danneggiati. Il presidente della Commissione Juncker ha detto che l'Ue è pronta a fornire all'Italia "assistenza in qualsiasi modo possiamo". E intanto è rientrato a Roma da Palermo il presidente della Repubblica Mattarella. Il Papa ha rinviato la catechesi prevista nell'udienza del mercoledì e ha espresso "grande dolore e vicinanza" a tutte le persone colpite.

UNITI NELLA SOLIDARIETA' - Divisi dalla fede calcistica, uniti nel voler dare una mano a chi sta soffrendo a causa del terremoto che ha colpito stanotte le province di Ascoli Piceno e Rieti. I tifosi dell'Ascoli e della Sambenedettese si sono mobilitati per dare, ognuno a proprio modo, un contributo nelle operazioni di soccorso e assistenza ai terremotati. Gli aderenti al gruppo Ultras Ascoli già stamattina si sono recati nelle zone terremotate di Accumoli, Arquata e Pescara del Tronto per partecipare alle operazioni di rimozione delle macerie e di soccorso alle vittime. L'Associazione "Noi Samb" ha annunciato una raccolta di fondi e beni da destinare alle popolazioni terremotate. La Curva Nord della Lazio scende in campo a favore delle comunita' colpite dal terremoto. "Questa sera (ore 21 in piazza Epiro, S. Giovanni, a Roma) avverrà la raccolta di beni di prima necessità per gli abitanti di Amatrice e degli altri paesi colpiti dal sisma. I beni verranno consegnati personalmente, quindi con la certezza di un contributo concreto. Chiunque voglia contribuire ci trovera' li" è scritto in una nota.


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