Terremoto, Hotel Rigopiano: altri tre bambini in salvo, riunita la famiglia Parete

Sale a 10 il numero dei superstiti, nove quelli già estratti dalle macerie. Tra questi la piccolo Ludovica
Terremoto, Hotel Rigopiano: altri tre bambini in salvo, riunita la famiglia Parete© EPA
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ROMA - Sale a nove il numero delle persone estratte vive dalle macerie dell'Hotel Rigopiano travolto da una slavina. Dopo una notte di ricerche in condizioni estreme i primi sei superstiti sono stati messi in salvo questa mattina, ma nelle ultime ore sono state individuate altre quattro persone vive e tre di loro - tutti bambini - sono stati estratti a loro volta dalle macerie e sono arrivati in elicottero all'ospedale di Pescara dopo essere prima trasportati in ambulanza fino a Penne. Tra loro c'è anche la piccola Ludovica, figlia di Giampiero Parete, che nel pomeriggio aveva già riabbracciato la moglie e il figlio. ("Voglio i miei biscotti è stata la prima richiesta della piccola di 6 anni" secondo quanto raccontato da Quintino Marcella, amico e datore di lavoro di Giampiero, che ha parlato al telefono con lei - La bambina sta bene. Certo, la famiglia Parete è provata, ma Gesù ha riconsegnato loro quello che hanno seminato, perché sono delle persone stupende"). Un altro dei tre bambini  è Edoardo Di Carlo, che era nell'albergo con i genitori Sebastiano e Nadia. Il bambino era stato localizzato in mattinata e una zia aveva fatto sapere che era vivo; è stato in contatto con i soccorritori fino a quando questi non sono riusciti a raggiungerlo. Risultano tuttora dispersi i genitori del bambino e a questo punto, tra le persone vive entrate in contatto con i soccoritori dovrebbe mancare all'appelo una donna. 

RIUNITA LA FAMIGLIA PARETE - Come già accennato dunque, Giampiero Parete dopo essere stato dimesso per primo e aver riabbracciato la moglie e il figlio, primi estratti dalle macerie questa mattina, ha riabbracciato anche la figlia Ludovica che era l'ultima della famiglia ancora dispersa. Il 38enne, che era riuscito a evitare la slavina e ha lanciato l'allarme, ora è con i suoi familiari. "Andate da mia figlia è nella stanza accanto", aveva detto invece la donna ai soccorritori. Un forte odore di bruciato saliva dalle macerie dell'hotel Rigopiano, avevariferito Bini della Finanza, probabilmente piccoli incendi provocati dal crollo. Ed è stato anche il fumo a guidare i soccorritori nei punti dove sono stati trovati i superstiti salvati stamani, "lì avevamo visto che la neve cedeva e si poteva scavare".

LA RABBIA DEI FAMILIARI DEI DISPERSI - Sono tutti in buone condizioni intanto i sei salvati in precedenza, ha riferito Marco Bini della Guardia di Finanza, tra loro ci sono due bimbi. Alcuni di loro sono già all'ospedale di Pescara dove nel frattempo, poco fa, c'è stata una forte contestazione dei parenti dei dispersi di Rigopiano durante la conferenza stampa per fare il punto sulla situazione medica dei superstiti ricoverati a Pescara. I familiari hanno urlato pretendendo informazioni sui loro congiunti. "Sono sotto otto metri di neve e sono 50 ore che aspettiamo. Vergogna". Il personale sanitario ha cercato di tranquillizzarli, spiegando che gli operatori conoscono solo i nomi delle persone già arrivate in ospedale. 
Risultano essere in salvo tre dei dispersi marchigiani che si trovavano nell'Hotel Rigopiano. Sono Domenico Di Michelangelo, 41 anni, di Chieti, poliziotto in servizio a Osimo (Ancona), la moglie Marina Serraiocco, 37 anni, di Popoli, e del loro bambino di 7 anni. Lo conferma il sindaco di Osimo Simone Pugnaloni, che cita fonti 'dei familiari e delle forze di polizia'. 

RICONOSCIUTO IL CORPO DI UNA VITTIMA - E' Alessandro Giancaterino invece una delle due vittime accertatel. Il riconoscimento del corpo è già stato effettuato. Giancaterino era il fratello dell'ex sindaco di Farindola (Pescara), ed era il capo cameriere del resort. Secondo fonti sanitarie dell'ospedale di Pescara, eletto presidio di riferimento per i feriti, al momento sono arrivati nel nosocomio un adulto e un minore. I carabinieri della forestale hanno acquisito le carte sui piani di emergenza e soccorso dell'area Vestina, da Penne verso la montagna, predisposte e attuate dalla Provincia.

 

FOTO, ECCO LE IMMAGINI DEL SALVATAGGIO

SI LAVORA SENZA SOSTA - I soccorritori confidano di salvare altre persone. La mamma e il figlio estratti vivi hanno saputo proteggersi e reagire. "Probabilmente oltre ad accendere un fuoco avevano qualcosa da mangiare con loro", ha raccontato il soccorritore della Gdf Marco Bini che ha estratto mamma e figlio. "Mentre noi stavamo scavando questo varco loro ci sentivano. La speranza ora è quella di ritrovare altre persone in vita anche se non abbiamo avuto altri segnali o sentito rumori". I carabinieri della forestale hanno acquisito le carte sui piani di emergenza e soccorso dell'area Vestina, da Penne verso la montagna, predisposte e attuate dalla Provincia. Due le persone tratte in salvo ieri.

VIDEO, MAMMA E BIMBO ESTRATTI DALLE MACERIE

 

FOTO, HOTEL RIGOPIANO: SEI PERSONE VIVE

LA PROCURA - La procura di Pescara, che ha avviato l'inchiesta, per disastro colposo e omicidio colposo plurimo, cercano di capire se "esistono responsabilità umane connesse a questo fatto", ha spiegato il procuratore aggiunto di Pescara, Cristina Tedeschini. Il viceministro degli Interni Filippo Bubbico a Penne, quartiere generale logistico dei soccorsi a pochi chilometri dall'albergo Rigopiano. È morto uno dei due dispersi da ieri a Poggio Umbricchio, frazione del comune montano di Crognaleto.

I Vigili del Fuoco di Teramo hanno trovato Mattia Marinelli, 23 anni. Disperso il padre. A Ortolano, una frazione di Campotosto (L'Aquila) è' stato trovato il corpo dell'anziano investito da una valanga subito dopo le scosse di terremoto. Nelle Marche, dopo tre giorni passati al gelo a Valledacqua di Acquasanta Terme, sono stati salvati due bambini e la la loro famiglia. Nella stessa zona, salvato un allevatore di 25 anni. In Umbria ora è incubo ghiaccio, in particolare nelle zone terremotate..

VIDEO, LE IMMAGINI DEI SOCCORSI

«POSSIBILE RESISTERE 4-5 GIORNI» - Gli eventuali superstiti al disastro che ha colpito l'hotel Rigopiano potrebbero resistere, in assenza di traumi gravi, anche 4-5 giorni, di più se hanno accesso a liquidi da bere. Lo afferma Mario Balzanelli, presidente eletto della Società Sistema 118. "Una persona in buona salute, se ha la possibilità di ossigenarsi, può resistere in quelle condizioni anche 4-5 giorni - spiega Balzanelli -. Ancora di più se può bere. Questo è possibile perché in questi casi si creano delle compartimentazioni d'aria, degli spazi ristretti che comunque garantiscono la respirazione. Invece se ci sono dei traumi gravi o delle malattie pregresse, cardiache o respiratorie, le chance ovviamente diminuiscono". Nel caso delle persone trovate questa mattina può aver influito anche il non essere da sole. "Un elemento fondamentale è la capacità di resistenza mentale - sottolinea l'esperto - che si rinforza fortemente quando ci si sente supportati dalla vicinanza e dalla condivisione del momento drammatico".


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