Offerte in chiesa? Arriva il bancomat: la strana idea di un parroco

Nel Duomo di Torino le donazioni si fanno elettroniche. Circa 300 euro l'incasso dei primi due mesi
Offerte in chiesa? Arriva il bancomat: la strana idea di un parroco
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TORINO - Il parroco del Duomo di Torino ha installato un sistema di pagamento elettronico per soddisfare soprattutto le esigenze dei turisti che amano usare le carte di credito molto più degli italiani. Nella rinascimentale struttura dedicato a San Giovanni Battista, infatti, il fedele può autonomamente selezionare l’offerta e poi strisciare la carta e digitare anche il pin. Il parroco don Carlo Franco ha fatto installare nelle navate un pos, attaccato a una cancellata di una cappella laterale della chiesa che i fedeli potranno usare per le loro offerte. "Un esperimento che era già stato fatto in una chiesa di Chioggia nel Veneto", spiega don Carlo Franco. “Ho fatto questa scelta perchè i turisti usano molto le carte di credito. Spesso arrivavano col bancomat per donare uno o due euro. E adesso potranno farlo”. Nei primi due mesi l'incasso delle offerte elettroniche è stato di circa 300 euro. Ma don Carlo è convinto che in breve tempo le donazioni diventino ancora più generose.

Come fare l'offerta

Non solo, don Carlo Franco spiega che grazie a questo metodo sarà possibile limitare notevolmente i furti delle cassette, che privano la chiesa di buona parte del proprio ricavato. La funzionalità del pos è molto semplice, attraverso un touch screen si seleziona una delle tre possibili opzioni: candela, offerta libera o messa. Da lì la scelta della quota da versare: un euro, due euro e così via. Con l’offerta libera basta comporre la cifra che si vuole donare, naturalmente dopo aver inserito la carta di credito o il bancomat. Finita la scelta si digita il pin, esattamente come per qualsiasi altra spesa. Una volta eseguita l’operazione, la cifra arriva sul conto della parrocchia con la motivazione della donazione. Del resto, in un momento storico come questo, dove tutte le istituzioni pubbliche italiane spingono verso i pagamenti tracciabili, sostenendo che bisogna incentivare in particolare i pagamenti elettronici, anche la Chiesa si adegua.


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