Brasile: cita Goebbels, rimosso Ministro della Cultura

Roberto Alvim è stato destituito dal suo incarico: in un video online aveva evocato parti di un discorso dell'ex gerarca nazista
Brasile: cita Goebbels, rimosso Ministro della Cultura© EPA
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SAN PAOLO (Brasile) - Il segretario alla Cultura del governo brasiliano di Jair Bolsonaro, Roberto Alvim, è stato rimosso dal suo incarico, dopo l'ondata di proteste causata da un suo discorso in cui parafrasava Joseph Goebbels. Lo ha reso noto l'ufficio stampa del dicastero, citato dall'edizione digitale del quotidiano Folha de Sao Paulo. Il politico aveva scatenato forti polemiche in Brasile per aver incluso una frase in un suo discorso ufficiale che risulta essere una parafrasi di una citazione di Joseph Goebbels, ministro di Propaganda di Adolf Hitler e uno dei principali ideologi del nazismo. In un video, nel quale presentava il Premio Nazionale delle Arti, Alvim ha detto che "l'arte brasiliana del prossimo decennio sarà eroica e sarà nazionale, sarà dotata di una grande capacità di coinvolgimento emotivo e sarà ugualmente imperativa, giacché profondamente vincolata alle aspirazione urgenti del nostro popolo - o non sarà nulla".

Brasile, segretario alla Cultura cita Goebbels

La frase del segretario alla Cultura risulta sorprendentemente simile ad un'altra pronunciata da Goebbels in un discorso ai responsabili del teatro tedesco: "L'arte della Germania del prossimo decennio sarà eroica, sarà fermamente romantica, sarà oggettiva e libera da ogni sentimentalismo, sarà nazionale con grande pathos e ugualmente imperativa e coinvolgente, o non sarà nulla". La forte somiglianza fra le due frasi ha scatenato un'ondata di commenti negativi sui social, e lo stesso Alvim ha pubblicato una nota su Facebook al riguardo, nella quale ha spiegato che "tutto il mio discorso si basa su un ideale nazionalista per l'Arte brasiliana, e contiene una coincidenza con UNA frase di un discorso di Goebbels", sottolineando che "non ho mai citato (Goebbels) né lo farei mai" e aggiungendo che "si è trattato di una coincidenza retorica, ma la frase di per sé è perfetta: eroismo ed aspirazioni del popolo, è quello che vogliamo vedere nell'Arte nazionale".


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