Cerotto anti Covid: come funziona e perché può ridurre la diffusione del virus

Il nuovo strumento è stato messo a punto da alcuni ricercatori italiani dell'Università di Tor Vergata
Cerotto anti Covid: come funziona e perché può ridurre la diffusione del virus
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ROMA - Grosse novità sul Covid-19. Un team di ricerca italiano guidato da scienziati del Pervasive Electromagnetics Lab dell’Università di Roma Tor Vergata ha messo a punto un cerotto che misura la febbre con grande precisione e invia i dati a un sistema centralizzato. I ricercatori hanno sperimentato questo strumento in alcune imprese romane che avevano necessità di monitorare la temperatura corporea all'ingresso dei luoghi di lavoro. Il sistema funziona con le stesse dinamiche dell'antitaccheggio dei supermercati: al paziente viene attaccato all'altezza dell'ascella un cerotto rotondo che ha al suo interno un microchip che interagisce con un lettore esterno, come quello dei varchi che si trovano negli aeroporti o agli ingressi nei negozi. Il cerotto può resistere fino ad una settimana, senza perdere alcuna efficacia dopo una doccia o un bagno. Questo cerotto che monitora la febbre, tra i primi sintomi del Coronavirus, può dunque aiutare a controllare con maggiore precisione la situazione dei contagi e a rallentare la diffusione del virus.

Il cerotto è più attendibile del termometro

Gli esperimenti condotti su un set di volontari sani hanno dimostrato che il dispositivo non è influenzato dalle condizioni ambientali di misura (caldo, freddo, umido..), come invece accade per molte altre tecniche attualmente in uso, garantendo quindi una maggiore affidabilità. L’abbinamento automatico dato-utente permette inoltre di ricostruire i contatti in relazione agli stati febbrili. Una memoria interna riscrivibile consente di registrare l’ultimo dato termico rilevato, il suo valore massimo e minimo. "La sperimentazione ha dimostrato come sia possibile fare una misurazione della temperatura corporea a distanza, grazie a un dispositivo dedicato - ha raccontato Gaetano Marrocco, docente di Campi Elettomagnetici alla Facoltà di Ingegneria dell ' Vergata - Il termometro che il computer viene utilizzato nelle rilevazioni nelle aree pubbliche ha interferenze dettate anche dalle temperature esterne. Basta infatti che si prenda un pò di sole in più o che si abbia un cappello in testa che la misurazione non è perfettamente congruente rispetto a quella che realmente si ha nell'organismo. In questo modo, invece, confrontandola con altri sistemi di misurazione come quella del termometro ascellare, andiamo a misurare correttamente la temperatura interna. Il cerotto "Second skin", progettato anche grazie alla Regione Lazio, permette di fornire ai medici un dato preciso e più attendibile". 

Il cerotto è utile per il monitoraggio dei pazienti

In più il cerotto può essere utile nel monitoraggio remoto dei pazienti, che possono essere seguiti nelle cure e nel processo di guarigione direttamente dalle proprie abitazioni, riducendo il sovraffollamento dei reparti ospedalieri. Il gruppo di ricerca, dopo aver avviato i contatti con aziende manifatturiere in grado di produrre il dispositivo su larga scala, è attualmente in cerca di partner commerciali nel settore biomedicale e farmaceutico, per finalizzare la tecnologia in una famiglia di prodotti utilizzabili nel breve periodo, anche e soprattutto come ausilio al contrasto e contenimento dell’epidemia da Covid.


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