Super Bowl 2021 e Covid: così si organizzano gli strip club

I proprietari dei locali notturni sono in grande fermento per uno degli eventi più importanti in America anche se quest'anno sono previste grosse limitazioni
Super Bowl 2021 e Covid: così si organizzano gli strip club© EPA
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ROMA - Nella notte tra domenica 7 e lunedì 8 febbraio andrà in scena l’attesissimo Super Bowl 2021, trasmesso in Italia su Dazn alle 00.30 circa. Saranno oltre 100 milioni gli spettatori incollati allo schermo per uno degli eventi sportivi più famosi in tutto il mondo, la finale NFL, il campionato statunitense di football americano, che promette grandissimo spettacolo in campo e fuori. Al centro la partita tra i Tampa Bay Buccaneers e i Kansas City Chiefs. Il match si terrà presso il Raymond Jame Stadium di Tampa, in Florida. È la prima volta nella storia della NFL che si gioca nello stadio di una delle due squadre in finale. Ventiduemila i tifosi presenti allo stadio ma tutti con la giusta distanza. Per l'occasione gli strip club della città, 40 in tutto, si stanno attrezzando nel migliore dei modi, Covid-19 permettendo. Warren Colazzo, socio del Thee Dollhouse, ha rivelato di aver iniziato i preparativi circa sei mesi fa. Ha attrezzato il suo locale con un proiettore lungo quanto una parete e ballerini "puliti, di classe ed eleganti". Non solo: luci all'avanguardia e un nuovo sistema audio sono pronti a stupire tutti gli appassionati di football. Ovviamente non mancherà la sicurezza data la pandemia ancora in corso: tutti i clienti saranno costretti ad indossare la mascherina e a mantenere la distanza.

Super Bowl LV: Tampa si organizza

"Vogliamo essere i migliori", ha dichiarato Warren Colazzo alla stampa. Tra le tante novità anche la sicurezza rafforzata: dentro e fuori gli strip club. L'emergenza Coronavirus persiste e per tutti sarà obbligatorio indossare la mascherina. "Chi non rispetta le regole non entra nel mio locale", ha ribadito Colazzo. Se quest'ultimo si è dimostrato fiducioso e ottimista sulla situazione, più perplesso il collega Don Kleinhans, proprietario dello strip club 2001 Odyssey e del ristorante Riveters Tampa: "Non è facile gestire il tutto in piena pandemia. Le riunioni quotidiane ruotano tutte intorno alle stesse domande: di quante scorte e personale abbiamo bisogno? E se non arriva nessuno? E se invece arriva tanta gente e noi non siamo preparati? Si va alla cieca". Nonostante le perplessità nel 2001 Odyssey è stato predisposto una statua a forma di alieno con tanto di mascherina chirurgica con la speranza di incoraggiare i clienti a restare mascherati.


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