Denise Pipitone, l'esito del Dna non si saprà oggi: ecco il motivo

Slittano le registrazioni della tv russa dove è arrivato l'appello della giovane Olesya Rostova: scopri tutti i dettagli
Denise Pipitone, l'esito del Dna non si saprà oggi: ecco il motivo
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Il caso Denise Pipitone torna a tenere tutti con il fiato sospeso. Una novità importante sarebbe dovuta arrivare proprio oggi nel corso della trasmissione ????? ??????? (Pust’ govoryat). In diretta tv sarebbe stato rilevato il gruppo sanguigno di Olesja Rostova, la giovane donna rapita da piccola che vuole scoprire le proprie origini. A Mosca, tuttavia, hanno deciso di rinviare a mercoledì le registrazioni della puntata per ragioni che, stando a quanto trapela dalla Russia, sarebbero legate ad un’indisponibilità della Rostova. Da parte di Piera Maggio, madre di Denise, grande sdegno e sgomento. A commentare il risvolto l'avvocato Franzitta: Non vogliamo sottoporci a un ricatto mediatico da parte della tv russa”. Lo svelamento del gruppo sanguigno è solo il primo step per l'eventuale identificazione di Olesja con Denise. A quanto pare c'è la volontà della tv russa di cavalcare il caso, diventato a tutti gli effetti di interesse internazionale. Ad ogni modo l'esito avrebbe un valore significativo visto che il gruppo sanguigno di Denise non è tra quelli più comuni. 

Denise Pipitone oggi: le parole dell'avvocato di Piera Maggio

L'avvocato della madre di Denise Pipitone ha le idee chiare: “Se prima della trasmissione non ci faranno avere la documentazione relativa al gruppo sanguigno di Olesja e dell’eventuale test del Dna non parteciperemo ad alcun collegamento televisivo. Senza i documenti che chiediamo non parteciperemo a nessuna passerella televisiva e chiuderemo ogni rapporto con la tv russa. Abbiamo accettato la loro proposta di un faccia a faccia in tv con l’obiettivo di fornire alla Procura che indaga tutta la documentazione scientifica necessaria a fare chiarezza. In mancanza di ciò chiederemo alla magistratura di svolgere direttamente tutti gli accertamentidel caso con una rogatoria internazionale, ma non siamo disposti a una strumentalizzazione mediatica della vicenda“.


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