L'Italia dei naturisti: cresce l'abitudine nel nostro paese

Differenti dai nudisti e consapevoli di essere parte integrante della natura. Lo stivale scopre la nuova tendenza che sta salvando il turismo: scopri i dettagli
L'Italia dei naturisti: cresce l'abitudine nel nostro paese© ANSA
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ROMA - Cresce l'Italia dei naturisti, le stime parlano di 500mila praticanti nel nostro Paese. L'abitudine è sempre più diffusa, eppure manca ancora una legge nazionale che disciplini il naturismo, anche se sei regioni hanno legiferato sull'argomento. In provincia di Piacenza, sul fiume Trebbia, da domenica scorsa c'è la seconda spiaggia fluviale naturista italiana: il posto è stato rinonimato "Secchiello selvaggio". Qui il naturismo si pratica da oltre vent'anni, ora ha avuto il riconoscimento ufficiale da parte della Regione Emilia-Romagna e del Comune di Corte Brugnatella sulla spinta del gruppo naturista locale TrebbiaNat. "Abbiamo riconosciuto uno stato di fatto", ha detto il sindaco Mauro Guarnieri. Non secondaria è stata la motivazione economica: "Ci sono persone che amano fare naturismo e passare le vacanze sul nostro fiume pulitissimo, affittano casa ogni estate da anni, molti vivono stabilmente in paese e fanno la spesa nelle nostre botteghe. La spiaggia naturista porta turismo ecologico", ha aggiunto il sindacoI numeri del naturismo sono in crescita e il turismo italiano si sta accorgendo di un mercato che assicura anche una stagione più lunga del normale.

Cresce l'Italia dei naturisti

Ma in Italia non ci sono solo spiagge per naturisti, sette sono state autorizzate negli ultimi quattro anni, ci sono anche campeggi, pur se in numero nettamente inferiore rispetto ad altri Paesi europei come Francia, Austria, Croazia, Germania e Olanda, B&B e case vacanze. "C'è una differenza tra nudismo e naturismo", spiega Giampietro Tentori, presidente di Anita (Associazione naturista italiana). "Il naturismo non è solo lo stare nudi all'aperto, ma porta con sé la consapevolezza della cura del corpo e di far parte di un ambiente naturale. Infatti il nostro motto è: rispetto della natura, di se stessi e degli altri". "Se non ci fossero stati i naturisti, l'anno scorso con il Covid avremmo chiuso", assicurano gli operatori economici del Trebbia.


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