Addio ad Angelo Licheri, l'uomo che si calò nel pozzo di Vermicino per tentare di salvare Alfredino Rampi. Licheri, 77 anni, era ricoverato in una clinica a Nettuno, vicino Roma. Costretto da otto anni sulla sedia a rotelle, dopo l'amputazione di una gamba, le sue condizioni di salute si sono aggrave nell'ultimo periodo. L'uomo soffriva di una grave forma di diabete. Angelo lascia la moglie e tre figli.
La storia di Angelo Licheri
Angelo Licheri, all'epoca della tragedia autista e facchino presso una tipografia, era un volontario e si recò a Vermicino dopo avere appreso della vicenda di Alfredino Rampi. Si fece calare a testa in giù la notte tra venerdì 12 e sabato 13 giugno 1981: Alfredino era precipitato la sera del 10 giugno. Licheri parlò anche col bambino e restò nel pozzo 45 minuti ma non riuscì a salvarlo. Angelo, soprannominato "l'uomo ragno", ha raccontato la sua storia in un libro intitolato L’angelo di Vermicino