© ANSAStorica svolta in astronomia. Per la prima volta è stato osservato un buco nero nascosto in un ammasso stellare, all’infuori della Via Lattea. La scoperta è avvenuta attraverso gli effetti prodotti dal suo campo gravitazionale su una stella. A scoprilo è stato un gruppo internazionale guidato da Sara Saracino dell’Università di Liverpool “John Moores”, a cui hanno partecipato anche l’Osservatorio Astronomico di Palermo e l’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf). L’osservazione è avvenuta attraverso il Very Large Telescope dell’Osservatorio Europeo Meridionale (Vlt – Eso). I risultati verranno pubblicati su Monthly Notices of the Royal Astronomical Society.
Si aprono nuove prospettive
“Un po’ come Sherlock Holmes alla caccia di un criminale cercandone i passi falsi, abbiamo osservato ogni singola stella in questo ammasso con una lente d'ingrandimento per cercare prove della presenza di buchi neri senza vederli direttamente", ha spiegato Saracino. Il buco nero ha una massa 11 volte superiore a quella del Sole. Generalmente identificare un buco nero è molto difficile, ma grazie alla nuova tecnica potrebbero aprirsi nuove prospettive per la scienza. “Questo è solo uno dei ‘criminali ricercati’, ma quando ne hai trovato uno sei sulla buona strada per scoprirne molti altri”, ha aggiunto Saracino.