Greta Beccaglia, il conduttore e il molestatore parlano alle Iene

Il programma di Davide Parenti si è occupato del caso del momento, che ha suscitato grande indignazione
Greta Beccaglia, il conduttore e il molestatore parlano alle Iene
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Continua a tenere banco il caso Greta Beccaglia. Ad occuparsene anche Le Iene, che hanno intervistato la giornalista sportiva ma pure il suo molestatore e il conduttore di Toscana Tv Giorgio Micheletti, finito al centro della bufera per aver detto in studio alla sua inviata "non te la prendere" dopo le molestie subite. "Sono stato crocifisso, ero io il mostro", ha dichiarato il presentatore alla iena Alice Martinelli. "Io ho visto questo signore tamponare Greta, ho capito dopo dove aveva le mani. Mi sono preoccupato della tranquillità da dare a Greta", ha spiegato Micheletti, che è stato criticato duramente sui social network. "Il non te la prendere era per dire stai calma, stai lucida, avevo paura che potesse avere delle reazioni che potevano essere negative per lei", si è giustificato Giorgio, che per questa sua affermazione in diretta è stato sospeso momentaneamente dalla rete.

Greta Beccaglia a Le Iene

"Ho ricevuto uno schiaffo molto forte, ho reagito con educazione. Subito dopo sono passati accanto a me altri tifosi, che hanno detto cose poco carine. Un tifoso mi è venuto addosso e mi ha sfiorato le parti intime. Intorno c'è stata tanta indifferenza. Ho provato a cercare con lo sguardo un appoggio ma non c'è stato", ha invece fatto sapere Greta Beccaglia a Le Iene. "Io sono stata nella sfortuna fortunata perché la telecamera era accesa e abbiamo avuto la possibilità di testimoniare. Tante ragazze subiscono dei gesti simili e purtroppo non possono fare niente", ha aggiunto l'inviata di Toscana Tv.

Parla il molestatore

"Come ti è venuto in mente di palpare il sedere di una donna?", ha chiesto Alice Martinelli ad Andrea, l'uomo che ha importunato Greta Beccaglia dopo Empoli-Fiorentina. "Non lo so nemmeno io. C'ho sbattuto, guarda. Ce l'avevo davanti, volevo andare alla macchina. Ero giù... in cinque minuti ci hanno fatto due goal così...Ha provato a fermarmi per fare un'intervista ma io non volevo vedere nessuno. Non ho sputato, tossivo. Mi dispiace, le voglio chiedere scusa. Davanti a tutto il mondo mi state considerando uno stupratore. Serial killer n'altro po'...", ha risposto il tifoso fiorentino.


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