Giornata della disabilità, il Ten. Col. Paglia: "C'è bisogno di attenzione 365 giorni l'anno"

Il commento di Gianfranco Paglia, Medaglia d’Oro al Valor Militare ricevuta per i fatti bellici avvenuti il 2 luglio 1993 nella Battaglia del Checkpoint Pasta a Mogadiscio
Giornata della disabilità, il Ten. Col. Paglia: "C'è bisogno di attenzione 365 giorni l'anno"© LAPRESSE
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“Oggi si celebra la giornata internazionale delle persone con disabilità indetta dalle Nazioni Unite nel 1981 e sono sempre favorevole nel ricordare date o temi per non cadere nella distrazione della quotidianità. La disabilità, però, sebbene affrontata, mostra ancora enormi lacune per conquistare la vetta della civiltà.” Commenta così il Ten. Col. Gianfranco Paglia Medaglia d’Oro al Valor Militare ricevuta per i fatti bellici avvenuti il 2 luglio 1993 nella Battaglia del Checkpoint Pasta a Mogadiscio e da quel giorno costretto sulla sedie a rotelle per le lesioni riportate. “I riflettori su questa tematica si accendono ad intermittenza – continua – molto spesso quando ci sono le Paralimpiadi, o quando accade qualcosa di davvero eclatante. Poi tutto si spegne e si continua nella totale indifferenza e poca attenzione. Ancora oggi si combatte per l’abbattimento delle barriere architettoniche affinchè un portatore di handicap possa vivere la sua nuova vita nella totale indipendenza, ancora costretti a chiedere di lasciare libero il posto auto riservato o di poter accedere senza problemi presso strutture sanitarie e non. Il mondo della disabilità, lo sport paralimpico lo testimonia, è una realtà a parte ed è fonte di inesauribile ricchezza interiore e non solo, c’è bisogno di attenzione 365 giorni l’anno e non è una data a dover ricordare che occorre maggior tutela per le fasce più deboli e che bisogna remare nello stesso verso senza lasciare nessuno indietro. Le Istituzioni hanno fatto tanto, ma ancora c’è da fare per garantire l’assistito e chi assiste, per consentire una visita in un museo o per ricevere cure a casa. Vedo molta più apertura a trattare l’argomento e questo è anche grazie al lavoro che molti docenti fanno con i propri alunni per sensibilizzarli evidenziando che la disabilità non è un limite. Ce l’insegna lo sport che considera normodotati e paralimpici allo stesso modo consentendo di gareggiare insieme, ce lo ha dimostrato il Ministero della Difesa che ha consentito ai suoi uomini e donne che hanno subito gravi danni permanenti mentre erano in servizio, di continuare a servire il Paese indossando l’Uniforme o una tuta sportiva come accade per gli atleti del Gruppo Sportivo Paralimpico della Difesa, fiore all’occhiello che tante Nazioni ci invidiano e prendono come esempio tanto da farci sentire di serie A rispetto ad altri che vivono la stessa condizione. L’auspicio è che davvero si faccia quanto ogni volta viene detto e si permetta al disabile di vivere una vita normale nel pieno rispetto e considerazione delle naturali esigenze logistiche.”


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