Cancro: svolta nella lotta alle metastasi

Una ricerca condotta al Mount Sinai Hospital di New York indica la strada nella battaglia contro i tumori
Cancro: svolta nella lotta alle metastasi© ANSA
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La cura per il cancro è più vicina grazie alla ricerca condotta dal Mount Sinai Hospital di New York, dove si è scoperto che le cellule cancerose rimangono silenti per anni dopo aver creato il tumore primario. In questo stato vengono trasportate in altre parti del corpo, dove si “svegliano”, provocando le metastasi. Questo studio, pubblicato sulla rivista scientifica 'Nature Cancer', rivela che queste cellule cancerose diventano inattive secernendo un tipo di collagene chiamato collagene di tipo III. Quando quei livelli di collagene scendono di nuovo, possono sorgere dei tumori maligni. Per questo motivo, se l'ambiente delle cellule viene arricchito con questo tipo di collagene, potrebbero essere indotte all'inattività in modo da non creare nuovi tumori.

Metastasi, motivo della maggior parte dei decessi

Grazie a questa scoperta, gli scienziati hanno un nuovo modo per prevenire e persino curare le metastasi. José Javier Bravo-Cordero, il ricercatore spagnolo che ha diretto il lavoro, assicura ad Antena 3 che "questo intervento, volto a prevenire il risveglio delle cellule dormienti, è stato suggerito come strategia terapeutica che previene le metastasi". Questo può essere essenziale per ridurre il numero di decessi per questa malattia.

Svolta nella lotta al tumore al seno grazie all'immunoterapia

Il 19 ottobre, durante la giornata contro il tumore al seno, sono stati pubblicati i risultati di una sperimentazione clinica con il farmaco trastuzumab deruxtecan. In questo studio è stato dimostrato che tale farmaco rallenta la progressione di questo tipo di tumore nel 75,8% delle pazienti. Nel 16% di loro il tumore scompare completamente. Fernando Rivera Herrero, ricercatore spagnolo sul cancro, è convinto che l'immunoterapia sia "rivoluzionaria" e segni "un prima e un dopo" nella lotta contro alcuni tipi di cancro. Secondo lo studioso, per adesso è stato sfruttato soltanto il 2/3% del suo effettivo potenziale.


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