Covid nel Lazio: con test rapido positivo non serve conferma del molecolare

La nuova ordinanza è stata firmata dal presidente della Regione Nicola Zingaretti: scopri tutti i dettagli
Covid nel Lazio: con test rapido positivo non serve conferma del molecolare© LaPresse
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Novità a Roma e in tutta la Regione Lazio per contrastare il record di casi positivi di Covid-19 e le infinite attese ai drive-in. Il presidente Nicola Zingaretti ha firmato un’ordinanza che fissa nuove regole nell’uso dei tamponi e per l’accesso alle strutture sanitarie. "Considerato il costante aumento della incidenza di nuove infezioni e al conseguente accrescimento dei casi positivi tra i cittadini della nostra regione, abbiamo voluto recepire immediatamente le normative appena decise dal Governo, sottolineando alcuni punti essenziali. Primo fra questi il test antigenico rapido, se positivo, non deve essere confermato dal test molecolare che viene effettuato solo su richiesta del medico in base alla valutazione dei sintomi. L'accesso alle strutture sanitarie, dagli ospedali alle case di cura, è consentito solo con le due dosi di vaccino e la dose booster, dunque con il Super Green Pass. Per quanto riguarda la quarantena restano vigenti le norme attuali", ha spiegato il Governatore.

Covid, le nuove regole nel Lazio

L'ordinanza firmata da Nicola Zingaretti prevede che:

- per la diagnosi di infezione da SARS-CoV-2 un test antigenico positivo non necessita di conferma con test RT-PCR (molecolare) e che un test antigenico negativo in soggetti sintomatici necessita di conferma con un secondo test antigenico rapido a distanza di 2-4 giorni o con metodica RT-PCR (molecolare), esclusivamente sulla base della valutazione clinica;

- il test antigenico potrà essere utilizzato per la valutazione del termine dell’isolamento di un caso confermato Covid-19;

-  tutti i soggetti autorizzati alla esecuzione di test antigenici come le farmacie ed i laboratori d’analisi dovranno garantire l’inserimento dei dati relativi ai test antigenici rapidi nei sistemi informatici regionali, al fine di permettere la tempestiva presa in carico dei casi positivi.


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