Lo strano oggetto mai visto nell’Universo: la sorprendente scoperta

A guidare la ricerca è stata l'astronoma Natasha Hurley-Walker
Lo strano oggetto mai visto nell’Universo: la sorprendente scoperta
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Solo pochi giorni fa, sincronizzando l'osservazione dello spazio con quattro diversi radiotelescopi, e un telescopio spaziale, è stata fatta una nuova scoperta dal team guidato dall'astronoma Natasha Hurley-Walker. Dopo aver conseguito il dottorato in radioastronomia presso l'Università di Cambridge nel 2010, la ricercatrice si è trasferita in Australia per aiutare ad avviare il Murchison Widefield Array, un precursore a bassa frequenza dello Square Kilometer Array. Usando questo telescopio, ha creato una vista panoramica dell'Universo a basse frequenze radio: il MWA All-Galactic ed Extragalactic Sky Survey. Dal 2020 ha una ARC Future Fellowship per creare un GLEAM-X, dieci volte più profondo, aprendo nuove possibilità di esplorazione. Questo nuovo oggetto astronomico si trova vicino alla Terra, a circa 4.000 anni luce di distanza, nell'area che gli astronomi chiamano "il nostro cortile galattico".

La sorprendente scoperta

È stato del tutto inaspettato. È stato un po' inquietante per un astronomo perché non c'è nulla di noto nel cielo che lo faccia”, ha dichiarato l’astronoma. ”Questo oggetto è apparso e scomparso per alcune ore durante le nostre osservazioni." Quello che sembra fare è ruotare nello spazio ed emettere frequentemente un raggio di radiazioni, per un minuto ogni 20 minuti, generando così uno dei segnali radio più forti mai visti nello spazio. Gli oggetti che si accendono e si spengono nell'Universo sono noti agli astronomi, li chiamano "transitori" e ciò che di solito si vede è la morte di una stella massiccia o l'attività dei resti che si lascia dietro. Questo oggetto era molto luminoso, più piccolo del Sole; emette onde radio polarizzate, e ha un campo magnetico molto forte. "È un tipo di stella di neutroni a rotazione lenta, la cui esistenza era solamente teoria”, ha dichiarato l’astrofisica Hurley Walker. “Ma nessuno si aspettava di rilevarne direttamente una come questa perché non ci aspettavamo che fossero così brillanti. In qualche modo, sta convertendo l'energia magnetica in onde radio in modo molto più efficace di qualsiasi altra cosa vista prima".


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