Covid, è possibile reinfettarsi? Ecco i possibili scenari

Contagiarsi due volte con la stessa variante è altamente improbabile, ma nuove mutazioni potrebbero rimescolare le carte in tavola
Covid, è possibile reinfettarsi? Ecco i possibili scenari© LAPRESSE
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Per Anthony Fauci, medico e consigliere del presidente Biden (prima di Donald Trump) sulle malattie infettive negli Stati Uniti, "le re-infezioni esistono, ma se abbiamo una buona risposta immunitaria è improbabile che ci infetti nuovamente con la stessa variante, almeno per qualche mese". Nell'improbabile eventualità che ciò si verifichi, l'infezione di solito ha effetti lievi. Tutto dipende anche dalle vaccinazioni a cui ci si è sottoposti, se solo con due dosi o con booster, e da come si è superata l'infezione da Omicron. Dunque la reinfezione è possibile, ma le probabilità salgono se si viene a contatto con un ceppo diverso. Per esempio chi si è contagiato con Omicron, potrebbe essere attaccato da una nuova ed eventuale mutazione del Coronavirus.

Covid e reinfezioni: attenti alle false guarigioni

Molte volte non si tratta una reinfezione, ma di un'infezione iniziale che non è totalmente guarita. Per essere certi che si tratti di una seconda infezione, devono essere trascorsi 90 giorni dalla guarigione. È possibile infatti che sia presente una carica virale molto bassa che non viene rilevata dai test antigienici. Finito l’isolamento, e con una bassa carica virale, l'infezione può riattivarsi una volta entrati nuovamente in contatto con il virus. In tal caso avviene una nuova stimolazione del sistema immunitario. Discorso a parte per la “super immunità”, che riguarda quei soggetti che hanno avuto il Covid e hanno effettuato le tre dosi di vaccino. Per loro la protezione è sicuramente più robusta e duratura. Tuttavia l’avvento di una nuova variante potrebbe rimettere tutto in discussione. Come si sa il Covid è una malattia nuova, pertanto servirà attendere parecchi anni per studiare la sua evoluzione.


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