Addio stato d’emergenza: cosa succederà dopo il 31 marzo

Novità per scuola, lavoro e campagna vaccinale
Addio stato d’emergenza: cosa succederà dopo il 31 marzo© EPA
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Il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha annunciato pochi giorni fa che il 31 marzo cesserà lo stato d’emergenza, in vigore dal gennaio 2020 dopo i primi casi di coronavirus. “Voglio annunciare che è intenzione del Governo non prorogare lo stato d'emergenza oltre il 31 marzo”, ha dichiarato il premier, intervenuto a Firenze all’Auditorium del Maggio Musicale Fiorentino.

Il Super Green Pass andrà in pensione?

Ormai da diversi mesi gli italiani per recarsi al cinema, al ristorante, per utilizzare i mezzi trasporto e (più recentemente) per recarsi al lavoro utilizzano il Super Green Pass, che si ottiene soltanto con la vaccinazione anti Covid. Cosa succederà alla certificazione verde dopo il 31 marzo? “Metteremo gradualmente fine all'obbligo di utilizzo del certificato verde rafforzato”, ha detto Draghi. Probabile che lo strumento venga mantenuto ancora per un po’ e soltanto per poche attività al chiuso.

Scuola: dopo il 31 marzo tutti in presenza

“Con la fine dello stato di emergenza il 31 marzo, le scuole resteranno sempre aperte per tutti: saranno infatti eliminate le quarantene da contatto”, ha spiegato il premier. All’interno delle classi, inoltre, verrà eliminato l’obbligo della mascherina Fffp2. Addio anche al sistema a “colori”, che attualmente si basa su tre indicatori: percentuale di posti letto occupati in terapia intensiva, quella relativa ai letti disponibili nei reparti ordinari e l’incidenza settimanale di casi ogni 100mila abitanti.

Fine dello smartworking: si torna in ufficio?

La pandemia ha rivoluzionato anche il mondo del lavoro, aumentando la percentuale di persone che svolge la propria attività da casa. Dopo la fine dello stato d’emergenza, teoricamente, tutti dovrebbero tornare in presenza. Tuttavia, già molte aziende stanno pensando di continuare il lavoro agile, almeno per alcuni giorni a settimana. Ciò è possibile solo con un accordo individuale tra lavoratore e impresa quindi sono previsti non pochi cambiamenti. Diverso il discorso nel pubblico, dove la transizione è già realtà.

Campagna vaccinale: si cambia

La campagna vaccinale, qualora dovesse proseguire con la quarta dose o con richiami periodici, verrà affidata alle Regioni e non gestita a livello nazionale. Inoltre, come ha confermato il sottosegretario alla Salute Andre Costa, il 15 giugno scadrà l’obbligo di vaccinazione per gli over 50 e quello di presentare il Super Green Pass per accedere al luogo di lavoro.


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