Elodie sbotta sulla pornostar uccisa: “È anche lei una vittima del lavoro”

La cantante invita a mettere da parte la morale e a non confondere vittima e carnefice
Elodie sbotta sulla pornostar uccisa: “È anche lei una vittima del lavoro”
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Elodie affida a un lungo messaggio Instagram il suo pensiero su Carol Maltesi. La pornostar è stata uccisa e fatta a pezzi da un uomo, Davide Fontana, che per mesi ha tenuto il suo corpo nascosto nel suo appartamento milanese, continuando la sua vita normale. “Tutti i giornali parlano di Carol Maltesi come della pornostar uccisa, e poi aggiungono: si era iscritta a OnlyFans per necessità. A causa del Covid, aveva un figlio, voleva lasciare il porno. Quasi per assolverla. Quasi che fosse lei l’imputata e non un uomo che l’ha uccisa e fatta a pezzi. Quasi che la causa di quell’uccisione tanto brutale fosse il lavoro che faceva, e non la violenza patriarcale che diventa cieca e si acuisce quando paga”, ha scritto Elodie.

Elodie: "Tutti lavoriamo con il nostro corpo"

Elodie invita i benpensanti a riflettere: tutti noi lavoriamo con il nostro corpo, non solo le sex workers. "Nessuno vende il corpo, i/le sex workers vendono una prestazione col proprio corpo. E se ci sembra diverso dagli altri mestieri è solo perché attribuiamo ad alcune parti un valore simbolico. Una sacralità. Una inviolabilità che le braccia, ad esempio, non hanno”, ha aggiunto la cantante. Tutti i lavori sono una prestazione del proprio corpo e del proprio tempo in cambio di denaro. Se spogliamo il ragionamento da ogni veste morale. Se vogliamo essere contro il lavoro sessuale, dovremmo essere contro il lavoro, che non sarebbe poi così male”.


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