Chiara Ferragni e Fedez, il desiderio del terzo figlio: "Ne voglio almeno un altro"

L'influencer e il cantante hanno il sogno di allargare ancora la famiglia con un bebè, dopo Leone e Vittoria
Chiara Ferragni e Fedez, il desiderio del terzo figlio: "Ne voglio almeno un altro"
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Fedez e Chiara Ferragni hanno un sogno nel cassetto, cioè quello di diventare ancora una volta genitori. La celebre coppia, dopo la nascita di Leone (nel 2018) e di Vittoria (nel 2021) hanno in cantiere il progetto di allargare nuovamente la famiglia. In tal senso le dichiarazioni del cantante a Vanity Fair: "Come mi vedo tra 10 anni? Avrò 42 anni e farò ancora quello che faccio oggi. Però vorrei altri figli, di sicuro almeno un altro. E poi mi piacerebbe che la maturità mi portasse ancora più serenità".

Le parole di Fedez su Vittoria

"Vittoria è atipica. Mi ripetevano: vedrai come sarà legata al papà. In realtà è indipendente, al momento non ha un attaccamento preciso a qualcuno. Sono io ad avere un attaccamento speciale a lei. Anche a Leone, ovvio. Con mia figlia, però, sento proprio il bisogno, il desiderio di respirarla", ha ammesso Fedez per poi aggiungere: "Non ho nemmeno 33 anni, ho i capelli bianchi, due figli e un tumore alle spalle. Posso dire che ho vissuto abbastanza vite per ritenermi diversamente giovane". 

La malattia

In merito al tumore avuto, Fedez ha raccontato: "Faccio un esame generale ogni sei mesi. Quando è arrivato il giorno dell’appuntamento, ho litigato con Chiara e mi sono presentato con due ore di ritardo. Mentre mi visitavano, è passata di lì, per caso, una dottoressa che non doveva passare di lì". Quindi ha proseguito dicendo: "Ha guardato il monitor e ha ritenuto che il mio pancreas non fosse proprio nella norma. Le devo la vita. I giorni immediatamente dopo l’intervento, ho sentito i miei organi che si mettevano a posto. L’intestino da una parte, il fegato dall’altra. Per operarmi, alcuni sono stati tolti dal mio corpo e messi sul tavolo, per esportare il tumore. Poi sono stati rimessi di nuovo all’interno, ma senza curarsi troppo dell’ordine. Perché, mi hanno spiegato i medici, tocca a loro ritornare nella posizione di sempre".


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