Celine Dion malattia, sindrome della persona rigida: cos'è, cause, sintomi

Un raro problema neurologico ha stravolto la vita della cantante, costretta a cancellare tutti i concerti previsti per l'estate 2023 in Europa
Celine Dion malattia, sindrome della persona rigida: cos'è, cause, sintomi© REUTERS
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Celine Dion è malata. La famosa cantante è stata costretta a cancellare tutti i suoi prossimi impegni di lavoro a causa di una malattia, la sindrome della persona rigida (detta anche sindrome di stiff-man). Si tratta di un raro problema neurologico che danneggia il sistema nervoso ed è caratterizzato da continui spasmi e rigidità alle gambe, alle braccia e al torace. "Gli spasmi colpiscono tutti gli aspetti della mia vita, a volte mi rendono difficile camminare e non mi permettono di usare le mie corde vocali come facevo prima", ha confessato Celine, che ha 54 anni.

I sintomi della sindrome della persona rigida

Questo disturbo colpisce più le donne degli uomini e i primi sintomi generalmente compaiono tra i 30 e i 60 anni. Non solo spasmi e rigidità muscolare ma pure epilessia, paralisi cerebrale e posture anormali. In più, può causare depressione e ansia. La maggior parte dei pazienti ha anticorpi contro l'acido glutammico decarbossilasi, enzima coinvolto nella produzione del neurotrasmettitore inibitorio acido gamma-aminobutirrico. 

Le cure della sindrome della persona rigida

Non esiste una cura definitiva per combattere la sindrome della persona rigida. Esistono però dei medicinali, come ad esempio il diazepam, che può alleviare il dolore. Secondo recenti studi il trapianto di cellule staminali potrebbe rivelarsi efficace anche se servono ulteriori indagini a riguardo.

Una possibile soluzione dalle cellule staminali

"Tale procedura, applicata su alcune pazienti, ha prodotto una remissione della malattia per un periodo di due anni ma non è una cura. Non sappiamo per quanto tempo queste remissioni dureranno. Inoltre, ci sono dei rischi associati a questa procedura, non è come prendere una pillola", ha spiegato il dottor Hatkins dell'Ottawa Hospital Research Institute.


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