Addio ad Alberto Asor Rosa, storico della letteratura italiana: aveva 89 anni

L'intellettuale, nato a Roma nel 1933, è stato Professore all'Università 'La Sapienza' di Roma, deputato del Pci e ha diretto la Letteratura italiana Einaudi dal 1982 al 1991
Addio ad Alberto Asor Rosa, storico della letteratura italiana: aveva 89 anni© ANSA
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ROMA - Lutto nel mondo della letteratura: è morto a 89 anni Alberto Asor Rosa, storico e saggista italiano. Nato a Roma nel 1933, Asor Rosa è stato professore di letteratura italiana all'Università 'La Sapienza' di Roma, deputato del Partito comunista italiano e uno dei più grandi studiosi della nostra letteratura e del rapporto tra letteratura e ideologie politiche. Ha inoltre diretto la Letteratura italiana Einaudi dal 1982 al 1991.

Asor, una vita per la letteratura

Alberto Asor Rosa, conosciuto come Asor, è stato un protagonista del panorama culturale e politico dell’ultimo mezzo secolo in Italia. Si era laureato con una tesi su Vasco Pratolini, tesi che era poi diventata un libro. Il suo focus, incentrato nel rapporto tra intellettuali e potere, è rimasto costante nella sua vita. Per cinquantadue anni ha esercitato la professione di docente alla Sapienza di Roma, dedicando alla letteratura la sua intera esistenza: dalla 'Nuova Italia' alla Storia europea della letteratura italiana (Einaudi, 2009): in mezzo la direzione della grande opera intitolata Letteratura Italiana pubblicata in 20 volumi, tra il 1982 e il 2000, e la collaborazione con la Letteratura italiana Laterza, sotto la direzione di Carlo Muscetta.

Asor, il Pci e le pubblicazioni

Appassionato di politica fin da giovanissimo, lasciò il Pci nel 1956 dopo la Rivoluzione ungherese per poi farvi ritorno nel 1972: più volte parlamentare (fu eletto nel 1979), dopo la caduta del Muro di Berlino nel 1989 fu anche membro della direzione del Pds. Asor ha collaborato con periodici del calibro di 'Mondo operaio e Mondo nuovo', fu direttore di 'ContropianoLaboratorio politico' e, nell'annata 1990/91 fu direttore della nuova 'Rinascita'. In seguito a 'Scrittori e popolo' scrisse un saggio su Thomas Mann. Tra le sue opere figurano 'L’ultimo paradosso' (1985) per poi dedicarsi a saggistica, memorialistica e narrativa attraverso un approccio più libero. Scrisse anche 'L’alba di un mondo nuovo' (2002), 'Storie di animali e altri viventi' (2005) e due volumi di racconti: 'I racconti dell’errore' (2013) e 'Amori sospesi' (2017) di matrice autobiografica. Nel 2019 scrisse, per Einaudi, un saggio su Machiavelli e l’Italia intitolato 'Resoconto di una disfatta'. Tra le altre pubblicazioni di Asor, spicca 'Il Meridiano' (Mondadori) a lui dedicato è a cura di Luca Marcozzi,  Corrado Bologna e Massimo Cacciari. 


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