Covid, cos'è la variante Gryphon: sintomi, contagiosità e perché è più pericolosa di Omicron

Dalla Cina agli Usa, la pandemia torna a fare paura: secondo le prime informazioni la nuova mutazione sarebbe in grado di "bucare" i vaccini
Covid, cos'è la variante Gryphon: sintomi, contagiosità e perché è più pericolosa di Omicron© ANSA
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Il mondo torna a tremare per il Covid-19. La nuova esplosione di casi in Cina preoccupa tutti e ovviamente anche l'Italia, che ha deciso di reintrodurre, con un'ordinanza del ministro della Salute Orazio Schillaci, l'obbligo di tamponi negli aeroporti per controllare i viaggiatori in arrivo dal Paese asiatico. I numeri sono piuttosto allarmanti: secondo la società di ricerca britannica Airfinity, ad oggi ci sono oltre un milione di nuovi casi. Tamponi obbligatori sono stati già decisi da Usa, India, Giappone, Malesia e Taiwan.

Che cos'è la variante Gryphon

Detta anche XBB.1.5 è la combinazione di altre due varianti di Omicron. Come tutte le mutazioni del virus, si è evoluta per adattarsi e sfuggire agli anticorpi. È quindi potenzialmente resistente ai vaccini tanto che l'Oms è arrivata a definirla "la più immunoevasiva mai vista". Questa sottovariante si è diffusa in Cina ma il Governo di Pechino non fornisce dati precisi alla comunità scientifica internazionale. Un'incidenza preoccupante sta però interessando gli Stati Uniti, in cui Gryphon costituisce attualmente il 13,42% dei casi e sarebbe inoltre responsabile dell'aumento dei ricoveri a New York del 140% nell'ultimo mese. I primi Paesi europei colpiti sono: Regno Unito, Belgio e Spagna.

I sintomi della variante Gryphon

I sintomi di Gryphon? Principalmente mal di gola, tosse, raffreddore. La febbre non sempre si presenta con alte temperature e, a differenza dei casi delle prime ondate, non è più comune la perdita di olfatto e gusto. È più contagiosa di Omicron e più pericolosa. A permettere alla XBB di diffondersi velocemente sarebbe la mutazione chiamata F486P, che le permetterebbe di sfuggire agli anticorpi generati sia da infezioni da Omicron 5 sia dai vaccini e inoltre rafforzerebbe il legame con il recettore Ace2 che si trova sulle cellule umane. Sono state rilevate  mutazioni sulla proteina Spike, l'artiglio molecolare che il virus usa per agganciarsi alle cellule umane, più quattro mutazioni sulla nucleoproteina N, che ha la funzione di proteggere il genoma virale, e cinque sull'enzima necessario al virus per riprodurre il suo materiale genetico. 


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