Attimi di terrore per Baby K. La cantante è finita in ospedale, con una contusione al seno, dopo uno scontro con una donna che aveva assistito ad una sua esibizione mentre si trovava nella calca post-concerto attorniata da chi voleva farsi selfie con lei. "L’altra sera sono andata a Teramo e la Polizia, che è lì proprio per gestire e mantenere l’ordine ha deciso di fare il contrario del suo mestiere: ha aperto le transenne, in questo poco spazio dove c’era il mio van, in un terreno impossibile da calpestare, e si è creata una tale calca", ha raccontato l'artista sui social network.
Baby K in ospedale dopo un concerto: cosa è successo
"Avevo bambini e bambine che mi arrivavano al ginocchio – continuavo a dire ‘Qua qualcuno si fa male’, ma a nessuno interessa, perché la cosa più importante è farsi una foto. Questa cosa diventa veramente pericolosa per tutti”, ha continuato Baby K per poi aggiungere: "In questa occasione sono stata caricata da una donna in maniera così forte che ho subito un trauma al seno, per cui ieri non riuscivo nemmeno a parlare dal dolore, sono andata in ospedale".
Baby K sta male: prossime esibizioni annullate
“Sono nera, devo cancellare i prossimi show, molti sono all’estero e stavano andando benissimo, ho aspettato otto anni per fare questi show all’estero”, ha fatto sapere Baby K, per poi lamentarsi della mancanza di sicurezza: "Amo i bambini, amo le persone che mi vogliono bene, è una cosa che mi fa stare bene mentalmente e mi fa bene al cuore, però c’è una cosa che sta sfuggendo di mano: non è possibile non mettere la sicurezza al primo posto, non è possibile rischiare delle situazioni di follia, di grande pericolo per delle foto".
Baby K e il problema della sicurezza
"Questa volta è capitato a me e sono stata tutto il giorno a piangere dal dolore, ma se fosse stata una bambina o una persona anziana che cosa dicevate di me? Io immagino le cattiverie che potrebbero uscire davanti a una notizia del genere, che un'artista crea il panico. - ha fatto notare Baby K - La sicurezza non è una mia responsabilità, io in tutti questi anni, per fare le foto, sono stata palpeggiata, strattonata, strozzata, spinta, insultata e ciononostante io le foto le faccio comunque, ma la sicurezza deve venire prima di tutto".