A un anno dalla scomparsa di Sinisa Mihajlovic, la moglie Arianna è stata ospite di Verissimo per ricordare l'ex calciatore e allenatore. "È stato un anno difficilissimo i primi mesi era scioccata non riuscivo a fare nulla", ha ammesso l'ex modella a Silvia Toffanin. "Ci siamo conosciuti che avevo 23 anni, poi ci siamo sposati e abbiamo avuto i figli. È stato un amore stupendo durato 27 anni sono grata ad aver vissuto la vita con lui". La vedova Mihajlovic ha rammentato gli ultimi, travagliati, anni, quelli della lotta alla leucemia: "Dopo il primo trapianto lui si era ripreso. Dopo due anni e mezzo ha avuto la ricaduta e lì ho capito che lo stavo perdendo e da lì è stato tutto un crollo. I quattro anni di malattia sono stati devastanti. Devo ancora riprendermi da quello che ho visto negli ospedali. I medici hanno fatto il possibile ma purtroppo non c'è stato nulla da fare. Vedere negli occhi di Sinisa il terrore è stato drammatico". E ancora: "A Bergamo i medici mi hanno detto che non c'era più nulla da fare e nel ritorno a casa lui mi disse "mi spiace non vedere crescere i miei figli". Così, insieme ai ragazzi, abbiamo deciso di non dirglielo".