La moglie di Mihajlovic in tv: "Le ultime ore di Sinisa e quel grande rimpianto"

Arianna Mihajlovic a Verissimo per ricordare il marito scomparso a dicembre 2022
La moglie di Mihajlovic in tv: "Le ultime ore di Sinisa e quel grande rimpianto"© Verissimo

A un anno dalla scomparsa di Sinisa Mihajlovic, la moglie Arianna è stata ospite di Verissimo per ricordare l'ex calciatore e allenatore. "È stato un anno difficilissimo i primi mesi era scioccata non riuscivo a fare nulla", ha ammesso l'ex modella a Silvia Toffanin. "Ci siamo conosciuti che avevo 23 anni, poi ci siamo sposati e abbiamo avuto i figli. È stato un amore stupendo durato 27 anni sono grata ad aver vissuto la vita con lui". La vedova Mihajlovic ha rammentato gli ultimi, travagliati, anni, quelli della lotta alla leucemia: "Dopo il primo trapianto lui si era ripreso. Dopo due anni e mezzo ha avuto la ricaduta e lì ho capito che lo stavo perdendo e da lì è stato tutto un crollo. I quattro anni di malattia sono stati devastanti. Devo ancora riprendermi da quello che ho visto negli ospedali. I medici hanno fatto il possibile ma purtroppo non c'è stato nulla da fare. Vedere negli occhi di Sinisa il terrore è stato drammatico". E ancora: "A Bergamo i medici mi hanno detto che non c'era più nulla da fare e nel ritorno a casa lui mi disse "mi spiace non vedere crescere i miei figli". Così, insieme ai ragazzi, abbiamo deciso di non dirglielo".


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Sinisa Mihajlovic non sapeva di morire: il rimpianto della moglie

"Lui era all'oscuro di tutto, fingere per noi è stato molto doloroso. - ha aggiunto Arianna Mihajlovic a VerissimoNon avevo mai pianto in quattro anni perché sapevo che lui se vedeva crollare me...ero la sua roccia. Lo andavo sempre a trovare con il sorriso, lui controllava tutte le mie espressioni". La moglie di Sinisa ha svelato poi il suo più grande rimpianto: "Avrei voluto fargli più coccole, dargli qualche dimostrazione d'affetto in più. Ma lui mi avrebbe visto diversa e volevo farmi vedere sempre come la sua roccia. Anche l'ultimo mese, quando sapevo che sarebbe morto, volevo fargli più coccole ma non potevo. Mi dispiace per questo. Qualche giorno prima di morire, però, ci siamo detti ti amo".


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Come stanno oggi la moglie e i figli di Sinisa Mihajlovic

Arianna Mihajlovic ha fatto sapere che lei e i suoi figli "adesso piano piano ci stiamo riprendendo. I nostri figli sono molto attivi, sono diventati molto forti, avendo avuto un papà come Sinisa vogliono dimostrare al loro papà che sono anche loro forti e vanno avanti per la loro strada. Vogliono dimostrare che ce la possono fare. I miei figli sono la mia forza, senza di loro non ce l'avrei fatta. Ho sofferto tanto per mantenere questa calma, questa forza". E sulla nipotina Violante, che oggi ha due anni, ha rivelato: "Quando viene a casa dice sempre, vado da nonna Arianna e nonno Sinisa. È dolcissima".


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A un anno dalla scomparsa di Sinisa Mihajlovic, la moglie Arianna è stata ospite di Verissimo per ricordare l'ex calciatore e allenatore. "È stato un anno difficilissimo i primi mesi era scioccata non riuscivo a fare nulla", ha ammesso l'ex modella a Silvia Toffanin. "Ci siamo conosciuti che avevo 23 anni, poi ci siamo sposati e abbiamo avuto i figli. È stato un amore stupendo durato 27 anni sono grata ad aver vissuto la vita con lui". La vedova Mihajlovic ha rammentato gli ultimi, travagliati, anni, quelli della lotta alla leucemia: "Dopo il primo trapianto lui si era ripreso. Dopo due anni e mezzo ha avuto la ricaduta e lì ho capito che lo stavo perdendo e da lì è stato tutto un crollo. I quattro anni di malattia sono stati devastanti. Devo ancora riprendermi da quello che ho visto negli ospedali. I medici hanno fatto il possibile ma purtroppo non c'è stato nulla da fare. Vedere negli occhi di Sinisa il terrore è stato drammatico". E ancora: "A Bergamo i medici mi hanno detto che non c'era più nulla da fare e nel ritorno a casa lui mi disse "mi spiace non vedere crescere i miei figli". Così, insieme ai ragazzi, abbiamo deciso di non dirglielo".


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