Dani Alves, dall'assoluzione alla pena di nove anni: i quattro scenari possibili

Il fuoriclasse brasiliano, accusato di violenza sessuale in una discoteca di Barcellona, andrà a processo il prossimo 5, 6 e 7 febbraio
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BARCELLONA (SPAGNA) - Mancano solo pochi giorni e poi si alzerà il sipario sul processo contro l'ex stella del Barcellona Dani Alves, accusato di violenza sessuale su una giovane donna in una discoteca di Barcellona. Il brasiliano ha cercato, tramite i suoi avvocati, di trovare un accordo con la vittima e evitare così il carcere, dove è detenuto da circa un anno, ma al momento la ragazza non sarebbe intenzionata a scendere a patti.

Dani Alves, dall'assoluzione a una pena di 9 anni

Ma cosa rischia Dani Alves? A fare il punto della situazione su quelli che potrebbero essere gli scenari è l'avvocato Josep Castellà, esperto di Diritto Penale, intervistato da Mundo Deportivo. Secondo il legale la sentenza potrebbe aprirsi a quattro risoluzioni diverse. La meno probabile è che Dani Alves venga assolto considerando non solo il carcere preventivo a cui è soggetto da un anno ma anche la validità delle tante prove esaminate dal tribunale di Barcellona. La seconda possibilità è quella di una pena che oscilla dai 6 ai 9 anni di carcere nel caso in cui il giocatore sia giudicato colpevole e pagasse il risarcimento di 150.000 mila euro deciso dalla Procura che costituirebbe anche un'attenuante.

Le possibilità di una pena ridotta

Per vedere la pena ridotta da 3 a 6 anni al brasiliano servirebbero invece due attenuanti: la prima è il risarcimento e la seconda la certezza che lui fosse in stato di ebbrezza al momento del fatto (seconda attenuante). Se quindi Alves venisse giudicato colpevole in questo caso avrebbe due attenuanti che farebbero scalare la pena. La quarta strada, invece vedrebbe una pena ancor minore (3-4 anni) nel caso in cui il giocatore accetti la pena detentiva e poi sia pronto a pagare un risarcimento molto più alto dei 150.000 euro richiesti dalla Procura.


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