
Daniele Scardina è tornato di nuovo in tv, per un'altra intervista a Verissimo, il programma condotto da Silvia Toffanin. L'ex pugile è stato accompagnato dal fratello Giovanni e dalla sua famiglia, per parlare della sua riabilitazione e del suo terribile incidente, con un'emorragia cerebrale che lo colpì nel 2022, durante un allenamento sul ring.
Scardina: "Avevo paura di essere dimenticato"
“La riabilitazione va bene, devo impegnarmi - le parole di King Toretto -. È come un match. La gente mi vuole troppo bene, mi amano. Una delle mie paure era essere dimenticato, ma non siamo mai stati soli”. Scardina poi ha ripercorso il suo primo match: "Avevo 18 anni ed era in un carcere a Santo Domingo, arriviamo e ce lo dicono all’ultimo che era in un carcere. Entrando erano tutti appesi sui muri, che sbattevano le loro mazze contro il muro. Hanno fatto il tifo per me, al primo gancio che ho dato è stato emozionante. La paura c’era ma la trasformavo in energia”. Infine sul suo futuro: "La boxe è vita, mi ha insegnato a crescere e lavorare duramente per raggiungere quello che volevo. Mi ha guidato anche la fede. Anche gli uomini grossi e cattivi piangono. Sono grato di avere la mia famiglia, li amo troppo, sono tutto per me”.