La nuova profezia di Bill Gates: quale sarà l'unico lavoro che l'intelligenza artificiale non potrà sostituire 

Secondo il magnate questa rivoluzione tecnologica renderà obsoleti molti lavori, lasciando in vita solo alcuni settori chiave
La nuova profezia di Bill Gates: quale sarà l'unico lavoro che l'intelligenza artificiale non potrà sostituire © AP
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Per Bill Gates la programmazione sarà una delle poche professioni che non saranno toccate dallo sviluppo dell'intelligenza artificiale, che fa paura a molti per il futuro. Secondo il magnate i programmatori sopravvivranno sicuramente alla transizione verso l'AI. Non proprio una sorpresa visto che l'intelligenza artificiale è in grado di scrivere autonomamente un codice di base, ma quando si tratta di questioni serie (sistemi complessi, soluzioni innovative o quel bug che si nasconde solo sotto la luna piena) ha bisogno di un contributo umano. I programmatori non sono solo degli autori di codice, ma anche dei custodi etici della tecnologia che plasmerà il mondo. Come dice Gates: “L’intelligenza artificiale non ci ha ancora sostituito, perché dobbiamo ancora controllarla”. Se c'è qualcuno che l'intelligenza artificiale non sostituirà per molto tempo, sono coloro che la addestrano, la potenziano e la salvano quando si blocca.

I lavori che non saranno sostituiti dall'intelligenza artificiale

A detta di Bill Gates altri due lavori non saranno sostituiti dall'intelligenza artificiale: gli esperti di energia e i biologi. L'Ai può aiutare nelle previsioni e nell'ottimizzazione della spesa, ma la conoscenza umana resta fondamentale nel processo decisionale strategico, nelle normative e nella risoluzione delle crisi. Chi gestisce una centrale elettrica o sviluppa soluzioni energetiche sostenibili, può tirare un sospiro di sollievo. Per quanto riguarda la seconda categoria, l’intelligenza artificiale può suggerire una nuova medicina, ma solo un essere umano può chiedere: "E se…". Per questo motivo i biologi, soprattutto nel campo della medicina, continueranno a essere indispensabili. L'evoluzione non conosce scorciatoie e l'intelligenza artificiale non sa (ancora) sognare. Come ha detto Gates, il futuro sarà pieno di cambiamenti ma la creatività, l'empatia e l'immaginazione umana continueranno a rappresentare vantaggi competitivi.


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