L’esperto prevede tutto sul Conclave: da dove verrà il nuovo Papa e quanto ci vorrà per eleggerlo

Un esperto del Vaticano prevede da dove verrà il successore di Papa Francesco e accenna al suo preferito: "Farei campagna per lui"
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Dopo i funerali di Papa Francesco, i cardinali inizieranno il Conclave, una riunione a porte chiuse in cui voteranno per il successore di Bergoglio alla guida della Chiesa cattolica. Un processo comune che però potrebbe essere segnato dalla polarizzazione e dal ritorno del papato in Europa. Lo conferma Giovanni Maria Vian, ex direttore del quotidiano L'Osservatore Romano, in un'intervista a La Nación. Il giornalista e scrittore ha assicurato che il nuovo Papa sarà europeo. "Attualmente la Chiesa è più divisa e polarizzata di quando Bergoglio fu eletto Papa nel 2013", ha dichiarato l'esperto. "La questione principale (del Conclave) sarà quella di assicurare l'eredità di Papa Francesco, ma in maniera più collegiale". Pertanto, "il nuovo Papa dovrà in qualche modo prendere le distanze da Francesco", come accaduto dopo la morte di Giovanni Paolo II. Vian ritiene che, nonostante "ci siano molte voci", il Conclave sia "una lotteria" in cui è impossibile sapere chi succederà a Francesco. E non ha nascosto la sua preferenza: "Arborelius, lo svedese. Se fossi cardinale, voterei per lui e farei campagna elettorale per lui". L'esperto ci ha inoltre tenuto a precisare che il Conclave sarà piuttosto lungo: "Se dovessero raggiungere un accordo a breve, sarà breve. Ma ne dubito. Molti cardinali non si conoscono; dovranno parlare e conoscersi", ha detto lo scrittore.

Il commento su Papa Francesco

Giovanni ha descritto il mandato papale di Francesco come "un pontificato di luci e ombre ", nel quale, se da un lato è riuscito a far progredire la fede più di tutti i suoi predecessori, "dall'altro è stato contraddittorio". "Francesco, in un'epoca di comunicazione molto elementare, è riuscito a comunicare in modo straordinario. Ma allo stesso tempo è stato un Papa contraddittorio, perché ha parlato molto, ha improvvisato in numerose occasioni e a volte ha detto cose molto diverse", ha spiegato durante l'intervista. Una delle principali "contraddizioni" di Francesco evidenziate da Giovanni si ritrova nella canonizzazione di Giovanni Paolo II. Il professore sostiene che, viste le numerose accuse di abusi sessuali circolate durante il mandato di Giovanni Paolo II, è "imprudente" canonizzarlo, poiché ritiene che "anche un politico venga canonizzato". "Credo che sia proprio per questo che i papi non dovrebbero essere canonizzati. Francesco è stato l'unico papa a canonizzare tre dei suoi predecessori. Il pontificato di Francesco è stato pieno di contraddizioni, che hanno portato l'assolutismo papale all'estremo", ha affermato. Allo stesso modo, la riforma da lui attuata nel 2022 in merito alla legge fondamentale del Vaticano, "il cui preambolo afferma che egli è capo dello Stato in quanto successore di Pietro", ha dimostrato l'assolutismo "evidente" del suo papato. "Ma, nonostante tutto, dobbiamo chinare il capo davanti a questo Papa che ha portato il suo pontificato all'estremo. Solo 20 ore prima, fino al suo ultimo respiro, il Papa ha voluto stare con i fedeli e impartire alla città e al mondo la sua benedizione più solenne, Urbi et Orbi".


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