Nadal vittima della truffa dell'intelligenza artificiale: "Fate attenzione"
Anche Rafa Nadal è rimasto vittima dell'intelligenza artificiale. L'ex tennista spagnolo ha condiviso sui social un messaggio di avvertimento dopo aver scoperto un tentativo di truffa digitale che utilizzava la sua immagine per offrire consigli di investimento e raccomandazioni finanziarie. Questi filmati non solo utilizzavano il suo volto ma simulavano anche la sua voce. Nel suo messaggio, Nadal è stato chiaro: "Abbiamo rilevato video falsi generati dall'intelligenza artificiale in cui vengono attribuiti a me messaggi che non provengono da me. Fate attenzione: non ho creato né approvato questo tipo di messaggi". Ha aggiunto: "Questi video mi attribuiscono consigli o suggerimenti sugli investimenti che non provengono da me. Si tratta di pubblicità ingannevole. Attenzione: non ho creato né approvato questo tipo di messaggi. Grazie a tutti per l'attenzione e il supporto".
Nadal e altri personaggi famosi colpiti dall'intelligenza artificiale
Con questo messaggio, il 22 volte campione del Grande Slam ha messo in guardia i suoi follower dal cadere nella trappola dei criminali informatici, che stanno perfezionando sempre di più i loro metodi ingannevoli. Le tecniche di truffa si sono evolute enormemente, soprattutto con l'uso dell'intelligenza artificiale, che consente la generazione di immagini, audio e video che imitano perfettamente persone reali. Questa precisione rende sempre più difficile distinguere tra autenticità e manipolazione. L'avvertimento di Nadal si aggiunge a una minaccia crescente che ha colpito già altri personaggi noti come Brad Pitt, Taylor Swift, Rosalía e Lamine Yamal, solo per citarne alcuni.
La sorella di Nadal molestata e stalkerizzata
La truffa dell'AI non è l'unico grattacapo per Nadal in questo periodo. Un uomo tedesco di 37 anni è stato condannato a quattro mesi di carcere da un tribunale investigativo di Manacor per aver perseguitato Maribel Nadal, sorella di Rafa. La donna è la direttrice commerciale e marketing della Rafa Nadal Academy, dove l'uomo in questione ha iniziato i suoi atti persecutori, fingendosi persino uno degli atleti che risiedono nella struttura. Inoltre, si è procurato il suo numero di telefono e le ha inviato messaggi minacciosi. Una situazione terrificante che ha costretto la donna a farsi accompagnare nel tragitto per il lavoro. L'imputato, che sarebbe stato coinvolto in episodi simili in precedenza, ha ammesso i fatti durante un processo accelerato e, dopo un patteggiamento tra le parti, ha accettato la pena detentiva. Non potrà comunicare con la vittima né avvicinarsi a meno di 200 metri da lei.