© ANSANEW YORK – La Polizia di New York ha arrestato una donna in relazione alla morte dello chef 33enne lodigiano Andrea Zamperoni, trovato senza vita in un ostello del Queens il 21 agosto. Si tratta di una prostituta di 41 anni che sarebbe stata arrestata già altre 24 volte per il possesso di oggetti rubati e sostanze illegali.
Donna sotto accusa
La prostituta ha testimoniato di aver incontrato il giovane tre giorni prima del ritrovamento, cioé proprio la domenica in cui il lodigiano era di riposo dal ristorante della catena Cipriani presso il quale era capo cuoco. La donna ha dichiarato alla polizia di essere una prostituta e di aver dato a Zamperoni ecstasy liquida dopo che lui l'aveva pagata per sesso. Ma poi ha sostenuto che, “dopo” il cliente non si era svegliato, mentre invece perdeva sangue dal naso e dalla bocca. La donna dice di aver chiamato il proprio “protettore”, che insieme ai suoi complici ha avvolto il corpo dell’uomo con delle lenzuola e lo ha infilato in un grosso contenitore di rifiuti. Inoltre la donna è accusata di altri due decessi avvenuti tutti nel Queens: la prima morte risale al 4 luglio all'hotel Astoria dove è stata ripresa dalla videocamera mentre lasciava la stanza. La vittima è morta per via di un cocktail letale di alcolici, metanfetamina, cocaina e fentanyl. Il secondo decesso è invece dell'11 luglio, quando un uomo è stato trovato morto per una overdose di fentanyl in un altro hotel del Queens, dove Barini è stata filmata nuovamente dalle videocamere.
Chi è lo chef
Andrea Zampironi era capo chef del Cipriani Dolci, lavorava per i ristoranti del patron Arrigo Cipriani da dieci anni. Era scomparso sabato sera 20 luglio, dopo essere uscito dal suo appartamento e salito su un’auto prenotata con Uber. Era originario di Zorlesco, frazione di Casalpusterlengo in provincia di Lodi, aveva lavorato in altri ristoranti del gruppo prima di spostarsi nella Grande Mela.