Eruzione Stromboli, il cratere si è “calmato”

Vietata la scalata sulla montagna e stop ai vaporetti. Esiste anche rischio tsunami secondo Carlo Doglioni, presidente dell'Ingv
Eruzione Stromboli, il cratere si è “calmato”© ANSA
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STROMBOLI - A Stromboli la nottata per isolani e turisti, che ancora riempiono l'isola con circa 5 mila presenze, è stata tranquilla. Il cratere si è calmato ed è sempre ben tenuto sotto controllo dai vulcanologi dell'Ingv e della Protezione Civile. Anche oggi per i vaporetti che trasportano turisti escursionisti è vietato l'attracco nel molo di Scari e continua ad essere vietata la scalata sulla montagna anche con l'ausilio delle guide qualificate.

Pericolo tsunami

A ricordare comunque che lo Stromboli è un cratere fortemente a rischio è stato Carlo Doglioni, presidente dell'Ingv: "Oltre a quello vulcanico - ha puntualizzato - esiste anche il pericolo di uno tsunami più grande di quello avvenuto ieri, che ha generato un'onda di 20 centimetri dovuta all'arrivo in mare del materiale piroclastico eruttato. Nel caso però in cui collassi una parte del fianco della Sciara del Fuoco, oppure in cui ci sia un'ulteriore eruzione maggiore, l'ingresso di questi volumi in mare potrebbero comportare l'innesco di uno tsunami più grande".

Eruzione del 28 agosto

Un boato, una colonna di fumo altissima e una pioggia di cenere che ha oscurato tutto: lo Stromboli ieri è tornato a fare paura. Alle 12.17 c'è stata una forte esplosione nella zona sommitale del vulcano con un flusso piroclastico che si è espanso in mare. Questa volta non ci sono state vittime e danni, ma l'attività ha provocato il panico tra residenti e turisti, ancora numerosi, ed è stata avvertita distintamente in tutte le Eolie. La fuoriuscita di lapilli e altro materiale incandescente ha provocato un incendio sulla zona sommitale del vulcano e in contrada Forgia Vecchia, sul versante dell'abitato di Stromboli. Altri piccoli focolai sono scoppiati nella zona di Ginostra, dove molte persone per proteggersi dalla caduta di cenere e altro materiale vulcanico si sono radunate nella chiesetta della minuscola frazione, raggiungibile solo via mare.

Musumeci: “Stromboli fa il suo mestiere”

"Ovviamente, lo Stromboli fa il suo mestiere e non possiamo rimproverargli nulla. Dipende da noi cercare di rendere compatibile la nostra presenza sull'isola". Lo ha scritto su Facebook il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, a seguito della nuova eruzione.

Esplosione simile al 3 luglio

A quasi due mesi di distanza dall'eruzione del 3 luglio, costata la vita a un escursionista, il cielo ieri si è oscurato e sul centro abitato sono piovuti cenere e lapilli. I vulcanologi definiscono le due eruzioni "confrontabili". A Ginostra era morto il 3 luglio scorso l'escursionista Massimo Imbesi, di Milazzo, colto di sorpresa dall'esplosione mentre era su un sentiero insieme a un amico che invece si era salvato.


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