Morto Stefano Delle Chiaie, coinvolto nella strage di Bologna

Si è spento a 83 anni. Fondatore di Avanguardia Nazionale ed esponente della destra radicale è stato latitante fino al 1997
Morto Stefano Delle Chiaie, coinvolto nella strage di Bologna© ANSA
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ROMA - È morto la notte scorsa all’ospedale Vannini di Roma Stefano Delle Chiaie, fondatore di Avanguardia Nazionale ed esponente della destra neofascista. Ne dà notizia il sito internet che si rifà alla sua organizzazione, sciolta formalmente nel 1976 per effetto della legge Scelba. "La comunità abbruna le sue bandiere - si legge in homepage - per la morte del suo comandante". In passato fu coinvolto nella strage di Bologna, da cui fu però fu assolto per "insufficienza di prove". Nei primi anni '90 fu anche indagato per alcuni attentati a treni. Delle Chiaie aveva 82 anni e recentemente aveva anche scritto un libro dal titolo 'L'aquila e il condor: storia di un militante politico'. Coinvolto anche nella strage di piazza Fontana, il dirigente di Avanguardia Nazionale venne assolto nel 1989 "per non aver commesso il fatto". Delle Chiaie era stato arrestato nel marzo del 1987 in Venezuela. Si era reso latitante il 25 luglio del 1970, giorno in cui era stato chiamato a testimoniare sul ruolo di Mario Merlino nella strage di piazza Fontana.

Bolognesi: “Avrebbe potuto dare spiegazioni”

"Il suo nome è sempre stato tirato in mezzo a tutte le azioni eversive compiute in Italia, compresa la strage di Bologna, ma poi è sempre stato assolto. Per me rimane un personaggio delicato e pericoloso, che probabilmente in vita avrebbe potuto dare tante spiegazioni". Così Paolo Bolognesi, presidente dell'associazione dei familiari delle vittime della strage del 2 agosto 1980, ha commentato la morte di Stefano Delle Chiaie, fondatore di Avanguardia Nazionale ed esponente della destra neofascista. A Bologna, davanti alla Corte d'Assise, è in corso il processo all'ex Nar Gilberto Cavallini, per concorso nell'attentato alla stazione centrale. In passato Delle Chiaie fu coinvolto nella strage di Bologna, da cui fu però fu assolto per "insufficienza di prove".

La gioventù

'Er caccola', così lo chiamavano negli ambienti romani, era nato a Caserta, il 13 settembre 1936. Allievo di Julius Evola, a 14 anni entrò nel Movimento sociale italiano nella sezione di periferia dell'Appio-Tuscolano. Ne uscì nel 1956 per fondare con Pino Rauti Ordine nuovo. Nel 1962 diede vita alla sua organizzazione, 'Avanguardia nazionale giovanile'. Il suo nome è collegato a tutto il periodo stragista degli anni di piombo. Fu accusato anche di aver preso parte al tentato Golpe Borghese del 1970. Anche se ha sempre dichiarato di trovarsi all'estero quella notte, la relazione fornita dall''avanguardista' Guido Paglia ai Servizi Segreti lo indica come attivamente presente durante il golpe. Nel 1982 fu ordinato un mandato di cattura nei suoi confronti per la strage di piazza Fontana del 1969, ma in quel periodo Delle Chiaie si trovava in Bolivia, dove partecipò alla costituzione di un gruppo paramilitare alle dipendenze del ministero dell'Interno boliviano presieduto da Klaus Barbie, che contribuì al colpo di Stato organizzato da Luis Garcìa Meza Tajada. Arrestato a Caracas, in Venezuela, nel 1987, venne estradato in Italia, processato e assolto il 20 febbraio 1989 "per non aver commesso il fatto". Le indagini sulla strage di Bologna del 1980 appurano rapporti di Delle Chiaie con la P2 e la Massoneria, anche se non accertano responsabilità a suo carico.Negli anni di latitanza in Sud America, si occupò anche di propaganda per il regime di Augusto Pinochet, che lo coinvolse nelle riunioni della Dirección de inteligencia nacional (DINA) di Manuel Contreras e nell'Operazione Condor per la persecuzione dei dissidenti.

 


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