Isola di Serpentara comprata da imprenditore romano

Fabio Sbianchi, 57 anni, ha acquistato un’isola della Sardegna: prezzo top secret
Isola di Serpentara comprata da imprenditore romano
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SARDEGNA - L'imprenditore romano Fabio Sbianchi, fondatore della Octo Telematics, che si occupa di servizi per la mobilità, ha acquistato l'isola di Serpentara, davanti a Villasimius. Con un vincolo ambientale e paesaggistico assoluto di 134 ettari dove non si può costruire. È infatti sottoposto alla massima tutela ambientale e fa parte dell'area marina protetta Capo Carbonara. Unica costruzione sull'isola la torre di San Luigi, realizzata dagli spagnoli per l'avvistamento delle navi saracene. Da tredici anni era in vendita in un'asta fallimentare. acquistata nel 1975 da un privato e da una società immobiliare romana dichiarata fallita, l'atollo era stato messo all'incanto senza successo per ben tre volte sino al 2010 con un prezzo base di 600mila euro. Nello stesso anno l'indipendentista Doddore Meloni, l'aveva occupata annettendola alla Repubblica di Maluentu, insediatasi nell'isola di Mal di Ventre.

L'amore per l'isola

L'isola di Serpentara è un affare di cuore: "Sono andato a visitarla di persona solo una volta: un tuffo al cuore, un'emozione difficile da descrivere. Quella gita è stata decisiva per l'acquisto”. E aggiunge, "Mi sono innamorato di questo angolo di Sardegna negli anni Ottanta: l'ho scoperto grazie a mio suocero che costruì una casa in un terreno vicino al cimitero per trascorrere le vacanze estive con la famiglia. Dal 1991 vengo tutti gli anni. Sono pazzo di un angolo incantevole, da preservare". Sbianchi ha un unico cruccio: "Quel nome, Serpentara, proprio non mi piace: gliel'hanno messo i francesi, evoca una natura avversa. Sarebbe bello invece che si chiamasse isola di San Luigi, quella dove si allevavano i falchi dei vicerè spagnoli".

"L'avvertimento" del sindaco

"Sono contento che chi ha acquistato l'isola di Serpentara abbia la nostra stessa visione: deve rimanere un parco e deve essere reso fruibile per escursioni ambientali guidate". Lo dice all'ANSA il sindaco di Villasimius, Gianluca Dessì, commentando la notizia dell'acquisto dell'isola a sud-est della Sardegna da parte di un imprenditore romano. "Le sue intenzioni sono di lasciarla così com'è e vorrebbe stringere un accordo con la Regione, il Comune e l'area marina protetta di Capo Carbonara per renderla fruibile e per mettere in sicurezza la torre di San Luigi - spiega il primo cittadino - quel monumento, come tante altre torri costiere, con gli anni, sta andando verso il disfacimento e bisognerebbe recuperarlo prima che accada l'irreparabile". Il comune di Villasimius avrebbe voluto acquistare l'isola, che negli anni è andata all'asta diverse volte, "ma servono molti soldi in cassa". Per ora va bene così: "non esiste alcuna speculazione - sottolinea Dessì - è un'isola impervia e rocciosa con giusti vincoli restrittivi e così rimarrà".


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