Roma, ennesimo scontrino shock: 120 euro per 4 panini

Prezzi gonfiati per i turisti nei ristori della Capitale. Un caso analogo, che fece molto discutere, fu quello delle due turiste giapponesi che pagarono 430 euro per due primi e l’acqua
Roma, ennesimo scontrino shock: 120 euro per 4 panini
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ROMA - Dopo aver visitato i Musei Vaticani e la Cappella Sistina, alcuni turisti pugliesi hanno deciso di fermarsi per un pranzo veloce in un bar di via della Conciliazione. Tre hot dog e un panino prosciutto e formaggio, più 4 lattine di Coca Cola e un'acqua. Totale dello scontrino: 119 euro e 34 centesimi. Quasi venti euro (17,34) solo per il servizio. Questo il conto shock che gli è stato presentato per un pranzo veloce.

Le parole della famiglia

Leo Recchia, il papà che ha pagato 120 euro per i 4 panini e le bibite, racconta a ‘Il Messaggero’: “Sabato, il 2 novembre, avevamo appena finito di vedere i Musei Vaticani e la Cappella Sistina, fuori aveva iniziato a piovere, quindi ci siamo infilati in questo caffè. Ci siamo seduti, mio figlio ha scelto l'hot dog sul menù. Sono sincero, non ci ho badato molto, ne abbiamo ordinati altri due, più un panino”. Poi è arrivato il cameriere, con lo scontrino. “Ventidue euro per ogni hot dog. Un würstel con le patatine... Quasi 20 euro di servizio. Pensare che la sera prima eravamo andati a un ristorante dietro al Pantheon: abbiamo speso lo stesso, ma per una cena completa”.

La risposta del direttore

Il direttore di sala del caffè in questione, situato a Roma in via della Conciliazione, non sembra stupito quando gli si chiede conto della ricevuta: “Abbiamo avuto altri casi del genere, altre lamentele - racconta - ma i prezzi stanno sul menù, potete controllare, poi siamo vicini al Vaticano, costa”. Centoventi euro per 4 panini e qualche bibita? “Non possiamo dire che sono prezzi popolari. Il caro o non caro, però, è una questione soggettiva”.

Il caso analogo

Aveva fatto molto discutere, nelle scorse settimane, uno scontrino da 430 euro rifilato a due turiste giapponesi in uno dei tanti ristoranti turistici del centro di Roma. Un conto salato per due primi e l’acqua. La replica del ristorante fu: "Menù chiaro, prezzi trasparenti e poi il pesce, fresco, è scelto direttamente dai clienti". Storie simili accadono tutti i giorni, tutto è riportato nel menu, ma spesso i turisti non sono in grado di decifrare i trucchi che vi sono nascosti all'interno. Ad esempio, tra i piatti a prezzi ‘normali' sono nascosti prezzi a peso, all'etto o al chilo, per grigliate di pesce e fiorentine. Quei 10 euro, o 20 euro, indicati sul menu sono infatti prezzi all'etto e quindi, poi, sul conto possono lievitare fino a centinaia di euro per una sola grigliata di pesce.


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