Parmitano lascia il comando della Stazione spaziale

Astroluca è atterrato in Kazakhstan questa mattina intorno alle 10.30. Sta bene e sorride, fiero di aver concluso la missione Beyond
Parmitano lascia il comando della Stazione spaziale© UFFICIO STAMPA
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Luca Parmitano non è più il comandante della Stazione spaziale internazionale. Passa il testimone al collega russo Oleg Skripochka, dopo aver pronunciato un discorso d'addio carico di emozione in cui ha ringraziato uno per uno i suoi compagni di viaggio. "La gratitudine che ho provato il primo giorno è andata crescendo in questi 200 giorni: ognuno di voi mi ha insegnato molte lezioni", ha detto AstroLuca stringendo forte il microfono. "Voglio che il mio equipaggio sia orgoglioso di quello che ha raggiunto. Ci sono persone a Terra che tengono il conto delle cose che abbiamo fatto: quante attività extraveicolari, quante ore di lavoro sugli esperimenti, quante ore trascorriamo quassù. Ma quello che è davvero importante è ciò che avete raggiunto come squadra. Quello che ha reso tutto questo possibile è la vostra incredibile dedizione e per questo mi sento profondamente debitore".

Lo sbarco sulla Terra

Si è sganciata dalla Stazione Spaziale la navetta Soyuz Ms-13 a bordo della quale si trovava Luca Parmitano ed è atterrata in Kazakhstan, su una steppa bianca di neve. Con l'astronauta Luca Parmitano, che porta a casa una collezione di record al termine della missione Beyond, rientrano i colleghi Christina Koch della Nasa e Alexander Skvortsov dell'agenzia spaziale russa Roscosmos. La capsula è atterrata in posizione verticale e i tre astronauti sono stati aiutati a uscire dalle squadre di soccorso. La prima a uscire è stata Christina Koch, della Nasa, che porta a casa il suo record di permanenza continuativa di 328 giorni; quindi è stata la volta del comandante della Soyuz Alexander Skvortsov, anche lui in buone condizioni, e poi quella di Luca Parmitano che appare sorridente. I tre astronauti adesso avranno bisogno di riprendersi dal viaggio di rientro, che è sempre molto faticoso.

L'atterraggio

Dopo la separazione dalla Stazione Spaziale Internazionale, avvenuta regolarmente poco prima delle 7, la navetta ha percorso due orbite e ha cominciato la manovra di rientro. Alla quota di circa 120 chilometri la navetta ha frenato bruscamente per rallentare la sua corsa. A questo punto il modulo di rientro nel quale hanno viaggiato i tre astronauti, protetto da uno scudo termico, si è sganciato dal modulo orbitale e da quello di servizio, destinati a distruggersi nell'impatto con l'atmosfera. Quindi la Soyuz si è girata nella posizione corretta, in modo da essere protetta grazie allo scudo termico dalle altissime temperature, che possono raggiungere 1.600 gradi. Durante la frenata gli astronauti sono stati letteralmente schiacciati sui sedili da una forza di gravità pari quattro o cinque volte quella terrestre. Quindi si sono aperti i paracadute secondari e poi quello principale, che hanno frenato la navetta per rendere meno brusco l'impatto con il suolo, e l'accensione dei retrorazzi ha ulteriormente ridotto la velocità di impatto a circa 5 chilometri orari.

L'annuncio del governatore Musumeci

"Con emozione voglio esprimere l'apprezzamento e l'ammirazione del popolo siciliano nei confronti del nostro conterraneo Luca Parmitano, che nelle prossime ore, dopo quasi sette mesi al comando della Stazione spaziale internazionale, rientrerà sulla Terra. Un orgoglio siciliano che diventa orgoglio senza confini. Lo inviteremo presto a Palazzo Orleans per consegnargli la medaglia d'oro delle eccellenze siciliane". Così il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, ha commentato il passaggio di testimone al collega russo Oleg Skripochka. Prima della partenza, nel luglio scorso, il governatore aveva fatto pervenire all'astronauta catanese un gagliardetto della Regione Siciliana. Un simbolo della sua Isola che Parmitano aveva messo in bella mostra sulla plancia di comando della navicella spaziale, oltre che portarlo incollato sul proprio polso durante alcune delle sue "passeggiate" all'esterno.

Fraccaro: “Bentornato Parmitano”

"Bentornato a Luca Parmitano, che dopo 201 giorni di attività nello spazio è rientrato sulla Terra atterrando con successo in Kazakistan. AstroLuca rappresenta l'eccellenza dell'Italia nel settore, siamo orgogliosi di lui. Lo aspetto al più presto a Palazzo Chigi per lavorare insieme alle politiche spaziali del nostro Paese". Lo afferma Riccardo Fraccaro, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio con delega alle politiche spaziali. "Con il ruolo di comandante della Stazione spaziale internazionale, la prima volta per un italiano, Parmitano - aggiunge - non ha ottenuto solo uno straordinario successo personale: grazie a lui anche l'Italia ha raggiunto un nuovo traguardo nel settore dello spazio. L'esperienza di AstroLuca ha dimostrato al mondo le grandissime capacità di leadership del nostro Paese nelle attività spaziali a tutti i livelli, da quello tecnico a quello scientifico e industriale. Il Governo ha la volontà di garantire il massimo supporto al settore spaziale perché garantisce ricadute estremamente positive per il Paese. Lo dimostra proprio il programma Beyond, guidato dal nostro astronauta, che consentirà di eseguire esperimenti scientifici avanzati e sviluppare nuove tecnologie al servizio dei cittadini. L'Italia è grata a Luca Parmitano per l'incredibile lavoro che ha svolto a bordo della Stazione spaziale internazionale, garantendo il successo della missione e dando prova di quanto lo spazio europeo e mondiale abbia bisogno del contributo del nostro Paese per svilupparsi al meglio".


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