Roma, una donna abbandona in strada il figlio di un anno

La 25enne, di origine croata e diretta in Germania, è stata arrestata a Bologna dopo aver lasciato il piccolo, addormentato ed avvolto in una coperta di lana, in Via Principe Amedeo
Roma, una donna abbandona in strada il figlio di un anno© Ansa
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BOLOGNA - Venticinque anni, due figli e a un tratto abbandonarne uno in strada e andar via, a passo deciso, tenendo l'altro per mano. È quello che ha fatto giovedì la giovane di origini croate arrestata nella notte su un treno, all'altezza di Bologna, per aver lasciato in una via del centro di Roma, un bimbo di un anno. Al mattino, dopo aver legato in una codina i ricci castani della figlia e averla vestita con un giubbino rosa, ha messo il piccolo nel passeggino, sotto una coperta di lana bianca. Poi ha lasciato la casa di accoglienza, in zona Cassia, nella quale era da poco ospite con i figli. Ha attraversato la città, ha dato loro qualcosa da mangiare e, poco prima delle 18, quando il più piccolo si è addormentato avvolto nella copertina bianca, lo ha abbandonato nel passeggino parcheggiato sul marciapiede, in Via Principe Amedeo, nei pressi della Stazione Termini, con la figlia per mano e una sacca caricata in spalla è andata via, lungo il marciapiede. Prima di girare l'angolo si è voltata, ha guardato, ancora una volta, il passeggino, ed è ripartita, per andare a prendere un treno che avrebbe dovuto portarla a Monaco, in Germania, insieme all'altra figlia. Erano da poco passate le 18 quando alcuni passanti hanno notato il piccolo. Sul posto è intervenuta la polizia, gli agenti della scientifica hanno isolato, sul passeggino, le impronte digitali della donna e, attraverso quelle, si è arrivati al suo passaporto. Mentre la fotografia della 25enne veniva diffusa alle forze dell'ordine, attraverso i contatti del suo cellulare con le celle telefoniche, si capiva che era in viaggio. Arrivata alla stazione di Bologna la polfer l'ha avvicinata, identificata e arrestata: dovrà rispondere di abbandono di minore. Forse sono state le paure, troppe e soffocanti, in una giovane donna sola, in un Paese straniero, a far saltare tutto nel cuore e nella testa. Ora è in cella, a Bologna, ancora più sola di prima: un figlio affidato ai servizi sociali a Roma, e l'altra a Bologna.


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