Coronavirus, rivolte nelle carceri italiane: disordini e agenti in ostaggio

Ieri sera a Pavia, oggi a San Vittore: sempre più caos per le misure restrittive legate all'emergenza sanitaria
Coronavirus, rivolte nelle carceri italiane: disordini e agenti in ostaggio© LAPRESSE
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MILANO - Da questa mattina è in corso una rivolta al carcere di San Vittore e alcuni detenuti sono saliti sul tetto della casa circondariale. Sul posto sono arrivate le volanti di Polizia. Dalla strada adiacente al carcere si vedono carta e stracci a cui è stato dato fuoco attaccati alle grate di una finestra e getti d'acqua per contenere le fiamme. I detenuti del carcere di San Vittore che sono saliti sul tetto del carcere milanese urlano "libertà, libertà" e invocano la scarcerazione immediata. Sul punto più alto del penitenziario si trova oltre una quindicina di persone, molti dei quali con il volto coperto e in equilibrio precario. In strada, dal lato di viale Papiniano, si è riunito un gruppo di curiosi tenuti a distanza da un cordone di forze dell'ordine. La protesta, come in altre carceri, è scaturita dopo il blocco delle visite e le norme anti contagio da Coronavirus.

Coronavirus, rivolte nelle carceri

Si tratta dell'ennesimo caso di rivolta dei detenuti nel giro di poche ore. Ieri erano stati presi in ostaggio due agenti di polizia penitenziaria, nella casa circondariale di Pavia Torre del Gallo. I detenuti hanno rubato le chiavi delle celle agli agenti e hanno liberato decine carcerati. Lo si apprende dai sindacati Uilpa e Sappe, che parlano di "devastazione" con i detenuti che si stanno picchiando tra di loro. Dalle prime scarne notizie che arrivano dal carcere di Pavia, i due agenti di polizia penitenziaria che sarebbero stati presi in ostaggio sarebbero anche stati picchiati violentemente. La rivolta è iniziata verso le 19.30-20 ed è nata, come a Modena, per il divieto delle visite dei parenti a causa delle norme di contenimento del coronavirus. I detenuti starebbero cavalcando quest'onda per ottenere misure alternative speciali. Dal carcere di San Vittore e Opera sono stati mandati agenti di rinforzo per sedare la sommossa dei circa 400 detenuti.  Da questa mattina sono 27 le carceri dove si stanno svolgendo proteste da parte dei detenuti, alcuni dei quali chiedono l'amnistia a causa dell'emergenza Coronavirus. Gravi disordini si registrano nei carceri di San Vittore a Milano e di Rebibbia a Roma, dove - oltre a bruciare diversi materassi - alcuni reclusi avrebbero assaltato le infermerie. Lo riferisce il Sindacato di polizia penitenziaria.


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