Detto brutalmente, per l'app Zoom l'emergenza scatenata dal Coronavirus e la conseguente necessità di rimanere a casa sono manna dal cielo. In questo periodo molte persone usa Zoom per fare videochiamate sia singole che di gruppo, ma ci sono stati casi di inciampi a livello privacy e così sempre più utenti cercano alternative magari più semplici e meno note, ma soprattutto più sicure.
Coronavirus, le app più sicure di Zoom
Partiamo da Signal. È disponibile su Android, iPhone, Windows, macOs e Linux, e dà la possibilità di conversazioni instantanee e anche di videochiamate (che però non funzionano lato desktop). Questo programma open-source sfrutta l’omonimo protocollo sicuro sviluppato dal ben noto Moxie Marlinspike e ha un’interfaccia semplice e gradevole. Poi c'è Wire, compatibile con piattaforme mobile come Android e iOS, oltre che con computer con a bordo Windows, macOs e Linux. Si può anche sfruttare senza installazione via web app. È, insieme a Signal, l’unica app raccomandata da Edward Snowden. Un'altra app da prendere in considerazione è Riot.im che si può installare su Android, iOs e si può anche aprire da computer tramite browser da web-app. Mette sul piatto il protocollo di comunicazione Matrix per testo, voce e video. Tox, invece, è l'applicazione compatibile in modo universale sia su computer con Windows, macOS, Linux sia su Android (versione alpha) e iOs. Si tratta di un protocollo sicuro e privato che mette a disposizione diverse app open-source per un network di comunicazione davvero peer-to-peer (P2P). Chiudiamo con Ricochet che permette di videochiamare tra computer in modo sicuro su Windows, macOS e Linux poggiandosi sui servizi Tor per un’esperienza anonima, privata e sicura. Ovviamente, insieme a queste meno consciute, vengono usate anche Facetime per dispositivi Apple e Telegram che ha sempre fatto della sicurezza il suo cavallo di battaglia.