Coronavirus, i dati in Italia: 525 morti e 2.972 positivi in un giorno

Il report sull’emergenza fornito dal capo della Protezione Civile Borrelli: “Quello delle vittime è il numero più basso dal 19 marzo. Il totale dei guariti è di 21.815, +819 rispetto a ieri”
Coronavirus, i dati in Italia: 525 morti e 2.972 positivi in un giorno© ANSA
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ROMA - Nuovo report della Protezione Civile sull'emergenza Coronavirus in Italia: i morti di oggi sono 525, il numero più basso dal 19 marzo. Il dato è stato reso noto nel corso della conferenza stampa da Angelo Borrelli: "Il totale dei positivi è di 91.246 con un incremento di 2.972 pazienti rispetto a ieri. Oggi registriamo 525 nuovi deceduti. Sono 21.815 le persone guarite in Italia dopo aver contratto il Coronavirus, 819 in più di ieri”.

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Calano i malati in terapia intensiva e i ricoveri

Continua a calare, per il secondo giorno consecutivo, il numero degli accessi in terapia intensiva. Sono 3.977 i malati di Coronavirus ricoverati in terapia intensiva, 17 in meno rispetto a ieri. Di questi, 1.317 sono in Lombardia. Calano anche i ricoveri: dei 91.246 malati complessivi, 28.949 sono poi ricoverati con sintomi - 61 in meno rispetto a ieri - e 58.320 sono quelli in isolamento domiciliare.

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Iss: “La curva inizia a scendere, pensiamo alla fase 2”

"Queste buone notizie non ci devono portare ad abbassare la guardia - ha detto Borrelli -. Bisogna uscire solo per comprovate necessità". "La curva ha iniziato la discesa e comincia a scendere anche il numero dei morti - ha invece dichiarato il presidente dell’Iss Brusaferro -. Dovremo cominciare a pensare alla fase 2 se questi dati si confermano".

Borrelli: “Mascherine? Sono stato frainteso”

"Sono stato nuovamente frainteso. Non indosso la mascherina perché posso mantenere le distanze di sicurezza negli ambienti in cui lavoro. È importantissimo l'uso della mascherina e l'ordinanza della Regione Lombardia va rispettata, è importante dove non si riesce a rispettare la distanza. Le mascherine sono importanti perché evitano la diffusione del contagio”.


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