"Un farmaco anti-Ebola risulta efficace nella lotta al Coronavirus"

È stato testato su un gruppo di studio di 53 pazienti gravemente malati di Covid-19: la condizione di oltre la metà è migliorata, ma 7 sono morti
"Un farmaco anti-Ebola risulta efficace nella lotta al Coronavirus"© EPA
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BOSTON (Massachusetts)Un farmaco antivirale sviluppato originariamente per la lotta contro l'ebola ha mostrato promettenti segnali che lasciano pensare a una sua efficacia anche per il trattamento del Coronavirus. Dopo un piccolo studio, più della metà di un gruppo di pazienti con Covid-19 (gravemente malati) è migliorata a seguito della somministrazione del remdesivir farmacologico sperimentale di Gilead (che già in passato ha mostrato risultati incoraggianti per fronteggiare altre forme del Coronavirus). A riferirlo sono gli stessi medici, che tuttavia sottolineano che allo stato attuale non ci sia modo di conoscere le probabilità dell'efficacia del farmaco, dal momento che non vi è alcun gruppo di confronto. I risultati pubblicati dal New England Journal of Medicine sono effettivamente i primi relativi a questo test. Presto ne arriveranno comunque degli altri, perché almeno cinque grandi studi stanno testando il remdesivir con somministrazione su oltre 1.700 pazienti in condizioni di emergenza.

Farmaco anti-Coronavirus, risultati dei test

I primi dati diffusi riguardano un campione di 53 di questi pazienti, di età compresa tra 23 e 82 anni, ricoverati in ospedali negli Stati Uniti, in Europa, in Canada e in Giappone: 34 di loro erano abbastanza malati da richiedere macchine respiratorie. A tutti è stato somministrato il farmaco per una durata di 10 giorni (o fino a quando lo hanno tollerato) e in media, dopo 18 giorni, 36 pazienti (il 68%), avevano bisogno di meno ossigeno o supporto per la respirazione, 8 invece sono peggiorati, mentre 7 sono deceduti, quasi tutti di età superiore ai 70 anni. Il tasso di mortalità del 13% è inferiore a quello osservato in altri rapporti, ma non è possibile effettuare un vero confronto senza uno studio che controlli rigorosamente il farmaco in gruppi simili di pazienti. Una dozzina di pazienti ha avuto seri problemi, ma non era chiaro se provenissero dall'assunzione del farmaco o dalla loro malattia pregressa: questi hanno incluso shock setticemico, problemi con i reni e altri organi. Quattro hanno interrotto il trattamento a causa di problemi di salute che hanno sviluppato.

Il parere degli studiosi: "Incoraggiante"

"Sembra incoraggiante", ha affermato la dott.ssa Elizabeth Hohmann, specialista in malattie infettive presso il Massachusetts General Hospital, che sta aiutando a condurre uno degli studi per testare il farmaco. "I problemi che si sono verificati non erano inattesi data la malattia", ha detto. Il dottor Derek Angus, capo del reparto di terapia intensiva presso il centro medico dell'Università di Pittsburgh, che non era coinvolto nella ricerca, ha affermato che il tasso di guarigione sia buono ma allo stesso tempo che al momento "non c'è modo di sapere da questa serie se remdesivir sia utile". Entro la fine di questo mese sono attesi risultati da studi su ampia scala.


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