Uno studio inglese: "In futuro pandemie ancora più letali del Coronavirus"

Secondo un team di ricerca inglese, lo scarso rispetto dei temi ambientali ha portato alla situazione attuale: "Dovremo stare attenti perché ci sono ancora 1,7 milioni di virus sconosciuti capaci di infettarci"
Uno studio inglese: "In futuro pandemie ancora più letali del Coronavirus"© EPA
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ROMA - In futuro, se gli umani non avranno più rispetto della Terra, ci saranno pandemie mortali ancora più pericolose del Coronavirus. E' questo l'avvertimento lanciato ad un gruppo di scienziati inglesi in un rapporto pubblicato lunedì: "Esiste un'unica specie responsabile del Covid-19, la nostra. Tutte le recenti pandemie sono una diretta conseguenza dell'attività umana, in particolare i nostri sistemi finanziari ed economici globali che premiano la crescita economica ad ogni costo distruggendo l'ambiente che ci circonda". Il rapporto è stato pubblicato da IBPES, una piattaforma internazionale che aggiorna la politica attraverso la scienza. In questo dossier è specificata l'esistenza di ben 1,7 milioni di virus ancora non identificati, capaci però di infettare gli esseri umani e "ognuno di questi potrebbe essere il prossimo "Disease X", ovvero un virus potenzialmente ancora più dirompente e letale del COVID-19". 

Ecco i motivi delle pandemie

Fra le cause principali di possibili nuove devastanti pandemie ci sarebbe la deforestazione dilagante, l'espansione incontrollata dell'agricoltura intensiva, lo sviluppo senza freni di miniere e infrastrutture, il surriscaldamento globale e il contemporaneo scioglimento dei ghiacci, nonché l'errato sfruttamento delle specie selvatiche. Tutti questi fattori potrebbero creare una" tempesta perfetta" per lo spillover di malattie letali.  "Attività scellerate come queste causano pandemie, portando un numero crescente di persone a contatto diretto con animali che trasportano i patogeni, da cui provengono il 70% delle malattie emergenti.  La crescita senza freni dei viaggi aerei, unita all'urbanizzazione, ha permesso a un virus innocuo presente nei pipistrelli asiatici di portare indicibili sofferenze umane e fermare economie e società in tutto il mondo", c'è scritto nello studio. "Per questo motivo c'è la mano umana dietro questa emergenza globale pandemica. Il problema è che questo potrebbe essere solo l'inizio". 

Rischio di pandemie sempre più frequenti

Il rischio, conclude lo studio, è che "le future pandemie si possano verificare più frequentemente, diffondendosi più rapidamente e quindi uccidendo ancora più persone con un disastroso impatto economico, ben maggiore di quello attuale". Gli scienziati hanno anche aggiunto che quella attuale potrebbe essere una piccola finestra di opportunità per capire ed evitare che situazioni del genere possano accadere in futuro. La richiesta è che dunque le economie mondiali facciano di più per rinforzare le strutture sanitarie in difesa dei più vulnerabili e gli strumenti per tutelare l'ambiente. 


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