Coronavirus, Gallera non torna indietro e prova a spiegare l’errore

L’assessore al Welfare della Regione Lombardia: “Sono allibito, abbiamo messo i comici in campo. Ho solo provato a semplificare il concetto”. Ieri la sua frase ha scatenato tantissimi commenti sui social
Coronavirus, Gallera non torna indietro e prova a spiegare l’errore© ANSA
2 min

"Sono allibito, addirittura in campo abbiamo messo i comici. Ho solo cercato di spiegare in maniera molto semplice quello che sta succedendo. Abbiamo cercato di spiegare cos'è l'indice di contagio R0 in modo semplice". Così a ‘Stasera Italia' su Rete4 l'assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, ha spiegato cosa intendesse dire quando ieri pomeriggio ha affermato che "l'indice R0 a 0,51 vuole dire che per infettare me bisogna trovare due persone nello stesso momento infette". "Quando l'indice di contagio a 0,5 - ha spiegato Gallera - vuol dire che una persona può infettare un'altra persona, quando è a due vuol dire che una persona ne infetta due. Quando è 0,5 i testi scientifici dicono che in una comunità di 100 persone ne infettano 50. Quindi ho evidenziato il rallentamento del contagio".

Gallera: “Ho cercato di semplificare il concetto”

Giulio Gallera era precedentemente tornato sull'argomento - che aveva affrontato in una diretta Facebook - anche con un video su Instagram. "Capisco benissimo che ci siano blog fatti da pseudo giornalisti in cerca di visibilità ed anche eurodeputati in crisi di notorietà che fino a pochi mesi fa erano al centro del dibattito politico e che oggi sono un po' nell'oscurità, ma anche in questo caso - ha affermato l'assessore nel video - hanno commesso un grande errore e hanno preso una grande toppa. Ho cercato di semplificare il concetto dell'Rt e dell'R0, cioè degli indici di contagiosità". "Il mio compito da assessore alla Sanità - ha concluso Gallera - è quello di tradurre in modo semplice a tutti i cittadini come si sta diffondendo il virus, quali sono gli strumenti che servono per evitare che questo si diffonda e la sua velocità".


© RIPRODUZIONE RISERVATA