Coronavirus, lo spot shock della Regione Veneto contro gli aperitivi

Dalle immagini della movida a quelle delle terapie intensive degli ospedali: sui social è già bufera
Coronavirus, lo spot shock della Regione Veneto contro gli aperitivi
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Tantissimi giovani che si scambiano saluti, abbracci e strette di mano. Birre, aperitivi e nessuna distanza di sicurezza. Immagini di una piazza di Vicenza che lasciano presto il posto a quelle delle terapie intensive degli ospedali: “Basta poco e tutto tornerà a fermarsi”. È lo spot shock contro il rito dell’happy hour realizzato dalla Regione Veneto e pubblicato su Twitter dal Governatore Luca Zaia. Il bip dei macchinari fa presto dimenticare la musica della movida, poi una voce fuori campo ricorda: “Il Coronavirus si combatte in ospedale, ma soprattutto fuori”. È inutile pregiudicare il futuro per fare l'happy hour fianco a fianco - ha detto oggi Zaia nel consueto punto stampa sull'emergenza -. Finché la situazione sarà gestibile il lockdown non avrà più senso. Ma se ci fosse una nuova infezione come a marzo e aprile si torna in lockdown, perché vorrebbe dire che siamo pieni di focolai”. Tantissimi i commenti di sdegno da parte dei cittadini sui social: “Questo spot se lo poteva risparmiare”, “Mi vergogno io per lei”, “Il virus si cura e non si combatte, fuori si deve vivere”.


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