Galli: "In Lombardia non ci sono nuovi casi di Coronavirus"

Il primario del reparto Malattie Infettive del Sacco: "Le persone positive di oggi sono quelle che sono finalmente riuscite ad avere un tampone"
Galli: "In Lombardia non ci sono nuovi casi di Coronavirus"
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"In Lombardia non ci sono nuovi casi di Coronavirus". Le parole di Massimo Galli, primario del reparto Malattie Infettive dell’ospedale Sacco di Milano, espresse a Otto e mezzo su La7 hanno fatto discutere sui social. In tanti si sono chiesti come sia possibile che la regione nettamente più colpita dallo tsunami-Coronavirus sia in realtà già "fuori pericolo". Il primario, da sempre uno dei più cauti verso le potenziali riaperture e i possibili rischi di una nuova diffusione della pandemia, chiarisce il suo pensiero: "I nuovi casi che stiamo vedendo in Lombardia riguardano persone che sono finalmente riuscite ad avere un tampone, sono persone che si sono ammalate tempo fa, non contagiati di ieri o oggi“. 

Galli: "Tenere chiusa la Lombardia? Vale in entrambi i sensi"

Sullo scetticismo generale circa la riapertura della Lombardia insieme al resto delle regioni italiane dal 3 giugno, Galli ha dichiarato: “Capisco lo scetticismo generale e certamente si può dire ai lombardi di stare nella propria regione e di non uscire dai confini, ma allora il blocco dovrebbe valere sia in entrata, sia in uscita, cioè dobbiamo stabilire lo stesso per coloro che vengono in Lombardia. Allo stato attuale delle indicazioni e delle scelte fatte, il sottoscritto, che è sempre stato un sostenitore della cautela e che è stato anche definito ‘un pessimista cronico’ da questo punto di vista, finisce per ritenere che interventi del genere sposterebbero poco, anzi quasi nulla. Ripeto, i nuovi contagi che scopriamo oggi sono persone che si sono ammalate tempo fa".  


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